Laggiù qualcuno mi ama

E CERTO CHE TI AMIAMO, CARO MASSIMO!

“Laggiù qualcuno mi ama” è un emozionante il bellissimo docufilm realizzato da Mario Martone  a settanta anni dalla nascita del grande Massimo Troisi (19 febbraio 1953): un’opera che coglie tutte i molteplici aspetti del suo essere (stato) uomo ed artista.

Assistiamo emozionati a sequenze di spettacoli televisivi, di interviste di Massimo, di testimonianze di vario tipo, tutte finalizzate a ri-scoprire una figura fondamentale del mondo dello spettacolo italiano e non solo.  L’intento dell’opera non è quindi solo quello del tributo, ma quello della celebrazione. Dell’uomo e dell’artista, appunto. A 360 gradi, come si suol dire.

Così non solo conosciamo meglio l’uomo Massimo, con le sue umanissime fobie e ansie, il suo carattere schivo, i suoi problemi, ma capiamo anche come nasce il “personaggio” Troisi, con quel suo personale taglio interpretativo, i suoi teneri  tic (chi aveva mai notato che infinite volte lo vediamo toccarsi il sopracciglio destro?),  il suo occhio malinconico sulla vita e sulla Storia (anche quella con la S maiuscola, esatto).

Troisi e Pavignano in una bella immagine del docufilm

Troisi e Pavignano in una bella immagine del docufilm

E – cosa non secondaria – abbiamo la preziosa occasione di conoscere finalmente Anna Pavignano, che è sempre stata un nome silenzioso sui titoli di apertura di molti film di Massimo: suo aiuto prezioso, ha collaborato alla sceneggiatura di vari suoi capolavori.

Con “Ricomincio da tre” Troisi inaugurò con lei un lungo sodalizio artistico che sopravvisse anche alla fine della loro relazione sentimentale; insieme scrissero le sceneggiature di tutti i film dell’attore partenopeo eccetto “Non ci resta che piangere”.

 

 

 

 

I due amici Troisi e Daniele

I due amici Massimo e Pino

E non poteva mancare un bellissimo spazio dedicato alla coppia artistica MASSIMO TROISI – PINO DANIELE! Con il grandissimo musicista , Troisi instaurò una grande amicizia fatta di confidenze e di una profonda empatia, anche per i comuni problemi al cuore che affliggevano entrambi,  e culminata in un grande sodalizio artistico, concretizzatosi nelle colonne sonore realizzate da Daniele per i film di Troisi “Ricomincio da tre”, “Le vie del Signore sono finite”, “Pensavo fosse amore invece era un calesse”.

 

Insomma, un’opera preziosa, un necessario completamento alla filmografia del nostro compianto Massimo.