Il Maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia

“Vite spezzate, espressioni dolenti e stupite o terrorizzate e rabbiose”

"Il maresciallo rocca e l’amico d’infanzia", Copertina flessibile – 1 gennaio 1998, edizione con il prezzo ancora in lire!!!

“Il maresciallo rocca e l’amico d’infanzia”, Copertina flessibile – 1 gennaio 1998, edizione con il prezzo ancora in lire!!!

Ho sempre adorato la riuscitissima serie televisiva “Il maresciallo Rocca”. Scoprire per puro caso che era tratta da un romanzo e reperirlo sul web è stato un tutt’uno! Sono riuscita a trovare quello dell’immagine: prezzo ancora in lire (guardate la cifra, fate un minimo di calcolo e rendetevi conto di quanto costava un libro all’epoca!), formato extralarge se confrontato con quelli odierni, pagine spesse e grosse, tanto odore di polvere e un bel segnalibro inserito all’interno. Non male per una scoperta casuale, no?

Ma andiamo con ordine…

AUTRICE: Laura Toscano (Genova, 1º aprile 1944 – Roma, 11 marzo 2009), che è stata una sceneggiatrice e scrittrice italiana. Nata a Genova, si è trasferita a Roma giovanissima per terminare i suoi studi in Lettere e Giornalismo. Sposata con Franco Marotta, documentarista e sceneggiatore, con lui ha avuto due figlie. In coppia con Marotta, dal 1979 alla morte ha scritto un centinaio di sceneggiature cinematografiche e – soprattutto – televisive; tra queste ultime citiamo le cinque serie de “Il maresciallo Rocca” (più la miniserie in due puntate “Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia”) e le due di “Avvocato Porta”, “Commesse”, “Marcinelle”, “La caccia”, “La provinciale”, “I figli strappati”, “Caccia segreta” e “Una madre”.

TRAMA: La storia narrata si svolge principalmente tra due città: Viterbo e Roma. Rocca, mentre a Viterbo sta indagando su due rapine, si reca a Roma per il funerale di un vecchio ciabattino amico suo, morte che secondo il figlio Giacomo, ora tenente dei carabinieri, non sarebbe naturale; a Roma incontra dopo tanti anni Benedetto e la moglie Elisa, suoi amici di vecchia data con cui rivanga il passato, nonché il fatto che Elisa, suo primo amore, all’epoca preferì Benedetto a lui. Tornato a Viterbo, Rocca si trova ad indagare sull’omicidio del figlio di un benzinaio che sembra collegato alle due rapine; come se non bastasse, Elisa arriva a sorpresa a Viterbo confessando a Rocca di essere in crisi col marito.

Stile piano e scorrevole, con una grande capacità di caratterizzazione dei personaggi ANCHE attraverso l’uso appropriato di uno specifico registro linguistico. Ottima la capacità di introspezione psicologica dei personaggi e delle situazioni in genere (“C’era nello sguardo di tutti l’ottusa incredulità di chi non si capacita e rifiuta la fatalità al di sopra della volontà dei singoli”) e di rappresentazione dei rapporti (padre /figlio, padre /figlia, di coppia, tra colleghi di lavoro). Cifra caratterizzante l’ironia sorniona del protagonista, che ricorre in quasi tutte le sue battute (una a titolo di esempio: “Chiediamo al Comando di farci fare un corso intensivo di rock, magari da Madonna…”).

Anche grazie alla fortunata trasposizione televisiva, che contribuisce a farci nascere – mentre leggiamo – le immagini davanti ai nostri occhi, la lettura risulta immersiva ed icastica,  piacevole e coinvolgente, come succede sempre nel caso di tutti i romanzi gialli ben scritti e ben fatti!

Per questo motivo scorre veloce e dolcissima, tale e tanta è ormai la familiarità con quel personaggio, forse il carabiniere più noto d’Italia (non a caso la scelta editoriale della copertina riporta la bellissima foto del “nostro” Gigi!).

Curiosità: Vi ho trovata citata come meta di un soggiorno estivo della famiglia Rocca lo stesso luogo (Scauri, frazione di Minturno, LT) e persino lo STESSO albergo in cui sono stata io qualche anno fa (che evidentemente esisteva già prima del 1988!!!). Le casualità…

(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di Amazon, liberamente modificata)