Se mi lasci ti cancello

“La sabbia è sopravvalutata: sono solo granelli minuscoli…”

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“Se mi lasci ti cancello” (Eternal Sunshine of the Spotless Mind) è un film del 2004 diretto da Michel Gondry con protagonisti Jim Carrey e Kate Winslet. La sceneggiatura, vincitrice dell’Oscar 2005, è opera di Charlie Kaufman.

TRAMA: Joel Barish (Carrey) e Clementine Kruczynski (Winslet) si incontrano per caso sulla spiaggia di Montauk, New York, e lungo un tragitto in treno iniziano a costruire una relazione. Tuttavia nessuno dei due (E MEN CHE MAI LO SPETTATORE!) sa che entrambi sono stati insieme per due anni, e dopo l’ennesimo litigio, qualche giorno prima, avevano deciso di lasciarsi. Clementine si era quindi rivolta alla clinica Lacuna Inc., diretta dal dottor Howard Mierzwiak, il quale è in grado di cancellare ricordi specifici dalla mente di una persona. Lei decide di far cancellare Joel dalla sua mente, eliminando così tutti i ricordi collegati alla loro storia d’amore. Quando Joel, il giorno dopo la cancellazione, la cerca per riappacificarsi con lei, Clementine non ricorda assolutamente chi sia lui.

(E siamo solo all’inizio della complicata trama!).

Cominciamo dal titolo italiano, che  è stato fortemente criticato in quanto non richiama quello originale, facendo apparire la pellicola come una commedia americana romantica. E in effetti proprio per quel motivo  per tanto tempo (prima che una persona a me cara me lo raccomandasse come “film da vedere assolutamente”) non l’avevo mai considerato tra i film “allettanti”, nonostante mi attirasse la presenza della coppia degli attori protagonisti, che sapevo bravissimi! Ma va anche detto che il titolo inglese era intraducibile! Impensabile l’idea di renderlo alla lettera (“L’eterno splendore della mente immacolata”), il cui VERO significato mi sfugge davvero (lo splendore sono i flash di memoria? ma perché “eterno”? la mente immacolata è la mente prima o dopo la cancellazione forzata dei ricordi? ): andrebbe chiesto al regista o – meglio – allo sceneggiatore.

Si tratta dell’annoso problema delle TRADUZIONI, che chi ha a che fare con la delicata operazione come me o i miei studenti conosce benissimo! Certe espressioni e/o immagini, soprattutto quelle poetiche, NON si possono trans-ducere alla lettera! Non solo hanno un senso compiuto SOLO nel contesto della creazione poietica (non è un errore di digitazione!) in cui sono nate, ma attengono spesso alla specificità della lingua che tentiamo di “tra-durre” nella nostra e non sempre ci riusciamo in modo “sensato”! Ma tutto questo non c’entra nulla con la recensione del film…

Divagazione a parte, il film si caratterizza per un impianto “psicologico” e visionario. Se vi piace il genere, amerete il film. Altrimenti, farete fatica a seguirlo. Strepitosa, tuttavia, l’interpretazione dei due protagonisti (proprio come supponevo!).

(dati e trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)