L’ultima volta che siamo stati bambini

“Mica è colpa mia se sono ebreo! I miei genitori mi hanno fatto così!”

Italo (Vincenzo Sebastiani), Vanda (Carlotta De Leonardis) e Cosimo (Alessio Di Domenicantonio) in una bella scena del film

Italo (Vincenzo Sebastiani), Vanda (Carlotta De Leonardis) e Cosimo (Alessio Di Domenicantonio) in una bella scena del film

“L’ultima volta che siamo stati bambini” è un film del 2023 diretto da Claudio Bisio, al suo esordio alla regia;  è basato sull’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei.

Cast molto giovanile come fascia d’età, a partire dai tre veri protagonisti (nella foto), a cui si aggiungono Claudio Bisio, Antonello Fassari, Marianna Fontana e Federico Cesari.

Roma, 1943.  Durante l’estate, quattro bambini stringono amicizia e passano le loro giornate giocando alla guerra: Italo, figlio di un federale fascista, Anacleto Barocci (Claudio Bisio); Cosimo, che vive con il nonno insieme al fratello minore; Vanda, un’orfana che vive in convento; e Riccardo, i cui genitori sono ebrei. Un giorno, per ordine del governo, gli Ebrei romani sono deportati, incluso Riccardo e la sua famiglia. Quando gli amici scoprono la sua scomparsa, vengono a sapere che gli Ebrei sono stati portati in Germania (“non è poi così lontana!”) e decidono di andare a liberarlo, seguendo a piedi i binari ferroviari. Sulle loro tracce si dirigono Vittorio, il fratello maggiore di Italo, e Suor Agnese, una suora particolarmente affezionata a Vanda.

Un film “alla La vita è bella” di Benigni. Il racconto di una tragedia italiana (e mondiale, direi) raccontata dagli occhi dei bambini.

Non mi ha colpito particolarmente e non saprei dire il motivo, ma l’ho trovato gradevole.  Bella la conclusione, con la motivazione della scelta del titolo (che, chiaramente, non rivelerò).

In ogni caso, da vedere.

(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)