Da domani mi alzo tardi

“Da domani mi alzo tardi” di Stefano Veneruso (nipote dell’attore e regista napoletano), è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Anna Pavignano. Racconta la storia d’amore tra la sceneggiatrice e Troisi; nei ruoli di Troisi e Pavignano figurano John Lynch e Gabriella Pession.

Film di finzione, narra la vita di Massimo Troisi nell’età “matura che la sorte non gli ha concesso di vivere”.da domani

Originale, dunque, questa ambientazione in un tempo mai esistito. Già questo basta a causarti un groppo in gola, dall’inizio alla fine.

Partiamo, però, da quello che a mio avviso “non va”: lo sguardo del pur bravo protagonista. Nei suoi occhi (peraltro magnetici) non c’è il MODO di guardare il mondo e la vita che aveva il Nostro Massimo. In questo era inimitabile, purtroppo o per fortuna!

Per il resto, tutta la narrazione segue alla perfezione la “teoria narrativa del verosimile”: Massimo, Anna, il fratello di lui, la sua malattia, le sue vicende di vita, la sua morte “ingiusta”.

Quanto al luogo, va detto che non è ambientato a Roma né a Napoli (come sarebbe facile immaginare), ma negli Stati Uniti (quasi tutto, almeno…). Cosa c’entrano gli USA? Lo scoprirete vedendolo…

E non dimentichiamo lo spazio riservato anche all’Amico di una vita, il grande Pino Daniele, con una sua canzone in prima assoluta (come leggete nella locandina). Bellissima, come sempre. Bravissimo e insuperabile Pino. Anche dall’aldilà…

Insomma, da vedere? Assolutamente sì: per quel famoso “groppo in gola” di cui sopra!

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