Coraline e la porta magica

 

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“Coraline e la porta magica” (Coraline) è un film d’animazione horror in stop-motion del 2009 diretto da Henry Selick e prodotto da Laika Entertainment. Il film è basato sul racconto “Coraline”, scritto da Neil Gaiman ed illustrato da Dave McKean, pubblicato in Italia dalla Arnoldo Mondadori Editore nel 2002. Il film è stato nominato all’Oscar nella categoria miglior film d’animazione per l’edizione 2010.

TRAMA: Coraline Jones è una bambina che si è appena trasferita in una grande casa isolata chiamata Pink Palace, sperduta tra le colline con i suoi genitori, che sono molto occupati con il trasloco e con il loro lavoro. La bambina esplora i dintorni e conosce due eccentriche anziane attrici teatrali ormai in pensione di nome Mrs. April Spink e Mrs. Miriam Forcible, le quali alloggiano in un appartamento situato nel seminterrato dell’abitazione, e uno stravagante artista, il signor Bobinsky il quale dice di possedere un circo di topi ballerini, ed abita invece nell’attico dell’edificio. Coraline conosce anche Wybie, uno strano ragazzino che abita poco distante da lei e che va in giro con un gatto nero.

La nonna di Wybie aveva una gemella identica, scomparsa ancora bambina ed ha proibito al nipote di entrare a Pink Palace per qualche particolare motivo che però il ragazzo preferisce non rivelare. Lo stesso Wybie, un giorno, regala a Coraline una strana bambola somigliante a Coraline stessa, dicendole di averla trovata nel baule della nonna. Un giorno, esplorando l’appartamento, Coraline scopre una porticina murata e ricoperta di carta da parati che fa aprire a sua madre. Non appena apprende che è murata non le dà troppo conto, ma la notte seguente i mattoni svaniscono e dei topolini attirano la bambina verso la porta: dopo aver attraversato un tunnel, Coraline si ritrova in una casa uguale alla sua, ma più bella e colorata. Ben presto conosce due persone identiche ai suoi genitori, ma con dei bottoni cuciti sul viso al posto degli occhi, che la riempiono di attenzioni: la madre le cucina deliziosi manicaretti ed il padre suona il piano e le canta splendide canzoni. Dopo essere andata a letto, Coraline si sveglia il mattino seguente e si ritrova nella sua vera dimensione, come se avesse fatto un sogno.

La notte successiva Coraline ritorna nell’altra dimensione e scopre che il padre è un appassionato giardiniere e ha curato una bellissima aiuola fiorita che, vista dall’alto, compone un ritratto del viso della bambina. Ben presto Coraline prende l’abitudine di andare e venire dall’altra dimensione, dove l’altra madre la vizia con leccornie e attenzioni.

Ricordo che quando uscì scatenò qualche polemica, in quanto la caratteristica di film horror (per quanto “per bambini”) fu ritenuta poco adatta al target.

In realtà a mio avviso si tratta di un film geniale: rispetto alla tematica trattata, alla grafica azzeccatissima e alla modalità di narrazione tutto il resto scompare! In particolare, si rimane colpiti dalla figura dei genitori! Provare per credere…

(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)