The Truman show

«On the air. Unaware.»  («In onda. Senza saperlo.»)

Il protagonista Jim Carrey in una scena del film

Il protagonista Jim Carrey in una scena del film

 

“The Truman Show” è un film del 1998 diretto da Peter Weir, su soggetto di Andrew Niccol e interpretato da Jim Carrey, in una delle sue prove attoriali più apprezzate.

È una satira fantascientifica che descrive una situazione paradossale portata all’estremo, dalla quale emergono temi filosofici. Trae ispirazione da diversi elementi: la serie “Ai confini della realtà”, diverse idee e intuizioni sviluppate nel romanzo di fantascienza “Tempo fuor di sesto” di Philip K. Dick e la allora nascente moda di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show.

Il film è stato candidato a tre Premi Oscar nel 1999 e premiato con tre BAFTA e altrettanti Golden Globe.

Truman Burbank è un trentenne apparentemente pieno di vita e sempre sorridente che non sa di essere il protagonista involontario di uno spettacolo televisivo, il Truman Show, un racconto sulla sua stessa vita, ripresa in diretta sin dalla nascita, quando fu prelevato da una gravidanza indesiderata e “adottato” da un’emittente televisiva. Un servizio giornalistico spiega l’antefatto attraverso un’intervista a Christof, il regista-demiurgo dello spettacolo, che illustra il successo dello show ottenuto in tutto il mondo. Una serie di flashback sui ricordi di Truman, alternati con la visione di alcuni telespettatori del mondo reale mentre guardano più o meno con interesse il programma, illustra le fasi della vita del protagonista.

Sull’isolotto su cui abita, Seahaven, il giorno e la notte sono artificiali, così come il mare e tutti i fenomeni atmosferici; in realtà si tratta di un gigantesco studio televisivo dove nella cupola del finto cielo Christof dirige lo show come una sorta di trascendente burattinaio. Tutte le persone che Truman incontra e con le quali si relaziona sono degli attori, compresi i genitori, l’amico Marlon e sua moglie Meryl, che hanno lo scopo di manipolare e pianificare, secondo le esigenze della produzione con cui sono in contatto per via di microfoni, la vita di Truman (oltre che a commercializzare i prodotti del programma, che generano cospicue entrate). Con l’avvicinarsi del trentesimo anniversario della trasmissione Truman, che già percepisce un senso di estraniazione nella sua vita apparentemente tranquilla e agiata, inizia a dubitare della realtà in cui vive quando incominciano ad accadere strani avvenimenti come la caduta dal cielo di un riflettore (dovuta al fatto che con il passare del tempo il set si sta deteriorando) o l’intercettazione da parte della sua radio di un canale di comunicazione interno che segue i suoi movimenti e dà istruzioni ad attori e figuranti.

Truman comincia così a vedere i suoi affetti più cari scolorire nei volti di perfetti estranei e cerca allora conferme alla sua vita reale riguardando le vecchie fotografie di famiglia, che però non esauriscono i suoi dubbi e non calmano la sua crescente irrequietezza, al contrario l’aumentano, avendovi visto delle inesattezze e che si traduce in un desiderio di evadere verso un luogo lontano. Questa sua voglia di fuga, incompatibile con il programma televisivo, mette in difficoltà sempre maggiore gli sceneggiatori e gli attori del cast, che si vedono costretti a inventare nuove soluzioni per impedirgli di allontanarsi dall’isola e scoprire la verità. Alcuni inconvenienti tecnici, uniti alle gaffe di alcune comparse, che lasciano intendere come tutto sia una finzione o lo chiamano per nome pur non conoscendolo, trasformano presto i sospetti di Truman in certezza e di conseguenza Meryl, sempre più stressata dal comportamento irrequieto e imprevedibile del marito, dopo essere stata quasi costretta a dirgli la verità ha una crisi e viene fatta uscire di scena dalla produzione.

Truman rilegge, alla luce della verità che gli si va rivelando, alcuni episodi della sua giovinezza, tra i quali l’incontro con una ragazza, Sylvia, che nello show aveva il ruolo di una comparsa silenziosa di nome Lauren e di cui Truman si era subito innamorato.

Prosieguo e finale tutti da vedere!

Un film prezioso e ancora attualissimo, anzi sempre più attuale. Per riflettere sul nostro attuale modo di vivere, praticamente sempre online e “in diretta streaming” (spesso a nostra insaputa), in nazioni “con una sete insaziabile di dettagli privati di vite ordinarie” (sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes).

Meditiamo, gente, meditiamo.

(immagine e dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)