L’autrice, Michela Murgia, è sarda dentro; non solo per luogo di nascita, ma per la sensibilità interna, che mette in luce in questo romanzo, angosciante come pochi ma perfetto quadro realistico (potremmo dire verghiano, o meglio deleddiano…) della Sardegna di qualche tempo fa.
Persino il titolo ha un significato tangibile: l’accabadora è un’assassina a tutti gli effetti, ma agli occhi della comunità è una donna pietosa e amorevole che aiuta il destino a compiersi…
Esattamente come l’immagine di copertina: eloquente ed inquietante come poche…
Da non perdere
latineloqui69