Maid

“Non farti mai mettere i piedi in testa da nessuno”

MAID

“Maid” è una miniserie televisiva statunitense di genere drammatico ispirata dal memoir di Stephanie Land “Domestica: Lavoro duro, Paga Bassa, e la voglia di sopravvivere di una Madre”. La serie è stata creata da Molly Smith Metzler e ha debuttato su Netflix il 1º ottobre 2021.

TRAMA: Alex lascia il suo violento fidanzato e si trasferisce con la loro figlia Maddy in un rifugio, trovando lavoro come addetta alle pulizie per la ditta “Value Maids”.Si trova quindi a crescere una bambina, affrontare sia un ex fidanzato violento che la sua disfunzionale famiglia di origine e a confrontarsi con la burocrazia dell’assistenza statale, il tutto mentre lavora come domestica e sogna un futuro come scrittrice. La storia si svolge vicino Seattle (Alex fa spesso la pendolare via traghetto verso Fisher Island).

Interpreti e personaggi:

  • Margaret Qualley: Alex
    Nick Robinson: Sean
    Anika Noni Rose: Regina
  • Tracy Vilar: Yolanda
    Billy Burke: Hank Russell
    Andie MacDowell: Paula.

I temi trattati sono “forti”: rapporto tra coniugi, violenza domestica, separazione violenta, abbandono del tetto coniugale, violenza su minori, dipendenza da droghe e da alcool, disperata ricerca di una casa (“Pensi al bene di Sua figlia!”), solitudine, depressione, disturbi della personalità (nei personaggi di Regina e Paula), ansia e crisi di panico (di cui soffre la stessa Alex sin da bambina: scopriamo pian piano il perché…), disoccupazione, sussidio, lavoro femminile, mobbing e sfruttamento (“bravissima” il personaggio di Yolanda), ma anche questioni etiche “importanti” come la maternità surrogata (“Ci sono volute tre donne per fare questo figlio: una ha messo l’ovulo, una il grembo e io ho messo i soldi”). Intorno a tutte queste difficoltà e faticose prove del quotidiano, che mettono a dura prova la protagonista (la quale tuttavia si piega ma non si spezza!), un’unica cornice consolatoria: il quaderno dove Alex appena possibile scrive i suoi racconti, facendo così pace con la vita (“Quel tuo diario!”, come lo etichetta con scherno la madre in uno dei loro frequenti litigi).

Molto bella la colonna sonora, tra cui spicca “Don’t stop me now” dei Queen!

In sintesi, un’opera “impegnativa”, adatta solo al pubblico cui è destinata (16+).