TITOLO COMPLETO: TERRONI. Tutto quello che è stato fatto perché gli Italiani del Sud diventassero Meridionali.
| « Terroni è la rivendicazione dell’orgoglio meridionale, oltre che un tentativo di spiegare – in modo appassionato e polemico – come l’Unità d’Italia abbia danneggiato il Sud e quanto sia costata ai suoi abitanti: ridotti, decennio dopo decennio, a italiani di seconda scelta, forza lavoro malsopportata al Nord, presunti pelandroni e certamente similmafiosi nelle loro terre. » |
| (Giordano Bruno Guerri) |
Si tratta di un saggio del giornalista e scrittore pugliese Pino Aprile (residente ai Castelli Romani e direttore di Gente) diventato uno dei principali best seller italiani del 2010, con 250.000 copie vendute. L’autore racconta come è nata e si è evoluta la situazione socio-economica del Meridione, divenendo problema nazionale. Il libro propone una lettura generale del Meridionalismo e della situazione del Meridione, dall’Unità d’Italia ai giorni nostri.
Il libro è diviso in 9 capitoli:
- Diventare meridionali
- Briganti in famiglia
- La strage
- Dispari opportunità
- I meridionali non hanno cultura industriale
- I patriarchi
- La cattiva strada
- Educazione alla minorità
- Il Sud ha le piaghe. Per fortuna
Nei primi tre capitoli l’autore racconta,con l’aiuto di fatti storici , come si è giunti all’unità d’Italia. E ne mette in evidenza soprattutto i caratteri che i libri di storia tendono a nascondere, ossia tutti gli stupri, eccidi e abusi fatti dai “nordisti” contro coloro che erano del Sud.
Nei restanti capitoli, Pino Aprile racconta come, secondo la sua analisi, i danni inflitti al Mezzogiorno non si siano limitati solo alla fase precedente l’Unità d’Italia, ma come questi si siano sviluppati e commessi soprattutto nel post-unitarismo e dopo la nascita della Repubblica Italiana, con una spesa pubblica concentrata nel Nord Italia che sarebbe divenuto “industrializzato” anche grazie alla dismissione di molte industrie del Sud (su questo argomento cita nel 5º capitolo la storia di Mongiana, piccolo paese calabrese, e del suo Polo siderurgico). Secondo Aprile vi sono differenze di trattamento degli investimenti statali, “ordinari” e molto più cospicui quelli fatti al Nord, “straordinari” ma con bassa incidenza sul PIL nazionale quelli fatti al Sud.
Il libro si chiude con un capitolo dedicato alla storia della Salerno-Reggio Calabria, grande incompiuta ed infrastruttura simbolo del Meridione e su come i Meridionali si siano oramai abituati a questo senso di minorità rispetto ai settentrionali, accettando ingiurie e discriminazioni verbali. Il libro racconta anche alcuni primati raggiunti da imprese e città meridionali e proprio per questo vengono viste come “anormali” in quanto verificatesi nel Sud.
Aggiungiamo la presentazione fatta sul “Corriere della Sera”: «Come Pansa ha rotto il silenzio sul “sangue dei vinti” dopo la Resistenza, così Pino Aprile riscatta i “vinti del Sud” cancellati dalla memoria nazionale».
Esatto perchè di questo si stratta: un riscatto nella memoria.
Rimane comunque una pietra miliare sull’infinito percorso della “questione meridionale”, mai concluso.
(Liberamente tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera).
latineloqui69