Rinascere

 

Rinascere

“Gli hanno sparato, Signor Bortuzzo”

“Rinascere è” un film televisivo italiano trasmesso in prima serata su Rai 1 domenica 8 maggio 2022. È scritto e diretto da Umberto Marino, prodotto da Rai Fiction, Moviheart e Sud Ovest Records ed ha come protagonista Giancarlo Commare. È basato sul libro “Rinascere. L’anno in cui ho ricominciato a vivere”.

TRAMA: Manuel Bortuzzo è un giovane nuotatore che il 2 febbraio 2019 è vittima di un vile attentato che gli causa la paralisi degli arti inferiori. Dopo lo shock iniziale di scoprirsi invalido per sempre, egli riprende tuttavia gli allenamenti con l’obiettivo di partecipare alle Paralimpiadi di Parigi 2024.

Interpreti e personaggi: Giancarlo Commare: Manuel Bortuzzo; Alessio Boni: Franco Bortuzzo; Gea Dall’Orto: Martina; Francesca Beggio: Rossella Bortuzzo; Salvatore Nicolella: Alfonso.

Film ben fatto e commovente non solo per la tragicità dell’evento da cui prende spunto, ma anche per la bravura degli attori.

Bravissimo il protagonista Giancarlo Commare, di cui ci colpiscono soprattutto le espressioni facciali davanti alle tragicità che la vita mette davanti a Manuel, “colpevole” solo di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Vestito nel modo sbagliato (“Indossavi lo stesso giubbotto di un camorrista”).  Insuperabile Alessio Boni nella figura di padre disperato ma presente, incoraggiante e forte ma anche umano, quindi debole di fronte all’ingiustizia della vita. Bravissima anche la giovane Gea Dell’Orto nella figura di Martina (posso sbagliare, ma mi pare che non venga detto il cognome…), la fidanzata di Manuel, con le paure e le debolezze di una ragazza della sua età, ma anche con una sconcertante tenacia e un’ammirevole determinazione, che scoprirete alla fine del film.  Bravissimo a mio avviso anche Salvatore Nicolella, nei panni dell’amico Alfonso (anche qui, posso sbagliare, ma mi pare che non venga detto il cognome…), compagno di sofferenza ma determinante nella “rinascita” di Manuel; diretto quando serve, spiritoso quasi sempre (“Solo perché sono di Napoli e porto l’orecchino secondo te non posso essere un laureato in Economia?”), comprensibilmente debole quando la vita gli volta le spalle per la seconda volta (a voi scoprire il motivo), ma sempre presente in un modo o nell’altro.

A dimostrazione che amicizia, affetto e amore in qualsivoglia forma e termine sono SEMPRE il viatico contro ogni forma di ingiustizia del destino!

Samuel Bortuzzo

Samuel Bortuzzo

Da vedere, assolutamente.