CHI AMA LEGGERE NON SI SAZIA MAI!!!
Non riesco a saziarmi di libri.
E sì che ne posseggo un numero
probabilmente superiore al necessario;
ma succede anche coi libri come
con le altre cose: la fortuna nel cercarli
è sprone a una maggiore avidità
di possederne. Anzi coi libri si verifica
un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento,
i gioielli, la ricca veste, il palazzo
di marmo, il bel podere, i dipinti,
il destriero dall’elegante bardatura,
e le altre cose del genere, recano con sé
un godimento inerte e superficiale;
i libri ci danno un diletto che va
in profondità, discorrono con noi,
ci consigliano e si legano a noi con una
sorta di famigliarità attiva e penetrante. (Lettera di Francesco Petrarca a Giovanni Anchiseo).
Mi piace vincere facile, lo so. Citare Petrarca a sostegno delle proprie opinioni è la via più semplice per sostenere la validità delle proprie posizioni. Ma non potevo non farlo, tanto è forte e chiara l’argomentazione petrarchesca. In sintesi, il suo pensiero si articola in questi punti:
- Chi legge libri non si sazia mai;
- chi legge libri ne possiede sempre in numero superiore al proprio bisogno;
- chi legge libri ha un’avidità innata a possederne sempre di più (oggi con espressione moderna parleremmo di “shopping compulsivo”!);
- chi legge libri non rischia di fermarsi ad un godimento superficiale;
- chi legge libri ne riceve- al contrario- un diletto profondo;
- chi legge libri discorre con loro, si consiglia con loro, si lega a loro in una familiarità attiva e penetrante!
Cosa potremmo desiderare di più? Davvero nulla!