Un altro Ferragosto

“Quanto te piaceva l’aria nei capelli!”

un altro ferragosto

“Un altro ferragosto” è un film italiano del 2024 diretto da Paolo Virzì.

Partiamo dal titolo: Perché “un altro?”. Perché il film è un evidente sequel del famoso “Ferie d’agosto” del 1997 (ricordiamo, ex passant, che “Ferragosto” nasce proprio dall’espressione “Ferie di Augusto” > Ferie d’agosto!).

TRAMA: Ventotto anni dopo la loro estate insieme, i Molino e i Mazzalupi tornano a Ventotene per motivi diversi. Sandro è ormai morente e il figlio ventiseienne Altiero, imprenditore digitale sposato con un fotomodello, Noah, decide di invitare gli amici del padre a trascorrere un’ultima estate tutti insieme. Ma negli stessi giorni la cittadina ospita anche le nozze di Sabry Mazzalupi, diventata celebrità del web, che portano a Ventotene non solo la famiglia della donna, ma anche giornalisti, curiosi e arrampicatori sociali.

Ventotto anni. E si vedono e si sentono tutti! Tranne che per Sabrina Ferilli, mi verrebbe da dire: sempre più bella, sempre più giovanile, sempre più iconica (“Questa non è ‘na vacanza: è ‘na missione: ‘o sai!”).

Le riprese si sono svolte a Ventotene tra il 25 aprile e il 21 giugno 2023. Gran parte del cast del film originale è tornata a ricoprire i rispettivi ruoli. Di seguito ne indico solo alcuni.

INTERPRETI E PERSONAGGI:

Silvio Orlando: Sandro Molino
Sabrina Ferilli: Marisa
Christian De Sica: Pierluigi Nardi Masciulli
Laura Morante: Cecilia Sarcoli
Andrea Carpenzano: Altiero Molino
Lorenzo Saugo: Noah
Vinicio Marchioni: Cesare Conocchia
Anna Ferraioli Ravel: Sabrina “Sabry” Mazzalupi
Lorenzo Nohman: Tito
Paola Tiziana Cruciani: Luciana Mazzalupi

Ema Stokholma: Gaia

Rocco Papaleo: brigadier Pampiglione.

La commedia, che (attenzione!) NON è il solito “cinepanettone estivo” (quindi a mio avviso si distanzia molto da “Ferie d’agosto”), tratta moltissime tematiche, sociali e non solo: influencer, rapporti di coppia, rapporti sociali, famiglie arcobaleno, ostentazione, romanità “crassa” (perfettamente rappresentata dalla coppia inossidabile Ferilli – De Sica), rapporto padre – figlio e difficoltà comunicativa (“Genero? Nuoro? Non ho idea…”), rapporto nonno – nipote, vecchiaia. Persino politica e storia  si ritagliano una parte non secondaria nella sceneggiatura tutta: e così l’ambientazione a Ventotene diventa l’occasione per parlare di fascismo, dell’internamento, di Altiero Spinelli, della nascita dell’idea di Europa, del recupero di luoghi simbolo (“Eh, ma ora scrive alla Von Der Leyen: vedrai!”) . Il tutto senza scadere nel “didattico”, che in questo contesto sarebbe stato inopportuno.

Sopra tutti, un immenso Silvio Orlando, una superba Laura Morante, ma anche un grande Vinicio Farchioni!

In sintesi, una commedia… in agrodolce!

(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)