Stranieri come noi

stranieri

Vittorio Guido Zucconi è un noto giornalista e scrittore italiano naturalizzato statunitense. Nel 1985, infatti,  si trasferisce definitivamente a Washington, dove ricopre l’incarico di editorialista dagli Stati Uniti per la Repubblica e dove vive tuttora. Dall’esperienza nata dal suo lavoro come corrispondente e inviato speciale ha tratto il libro Parola di giornalista.

Zucconi è stato direttore dell’edizione web di Repubblica dalla creazione fino al 2015 ed è direttore dell’emittente Radio Capital. Su quest’ultima cura una rubrica di filo diretto con gli ascoltatori, che va in onda una volta al giorno, e la trasmissione del preserale TG Zero. Cura inoltre una rubrica sul settimanale D – la Repubblica delle Donne e la rubrica Parola di Nonno sulla rivista bimestrale Kids.

Dal 2007 tiene corsi estivi di storia italiana contemporanea e di giornalismo per post laureati al Middlebury College (Vermont, USA). Insieme al padre ha scritto il libro La scommessa (1993). Una sua antologia per ragazzi, Stranieri come noi (1993), pubblicato dalla Einaudi Scuola, è stata adottata come testo di lettura per le Scuole Medie.

Zucconi è noto anche per il suo attivismo contro la pena di morte negli Stati Uniti d’America.

In “Stranieri come noi” Vittorio Zucconi, inviato speciale all’estero, immagina di spedire tante «cartoline» ai lettori, per avvicinarli a «gente molto diversa eppure molto simile». Egli invita a guardare senza pregiudizi alle altre culture, a considerare gli effetti dell’emarginazione e le cause della violenza giovanile: come quella di chi uccide per un giubbotto o di chi picchia per il colore della pelle. Ci racconta di bambini di strada senza futuro: qualcuno concepisce il sogno del proprio riscatto attraverso il pallone e, forse, il sogno potrà avverarsi; ci sono ragazzi di etnie e classi sociali diverse che si innamorano tra loro, ma il lieto fine non è sempre assicurato; a volte, l’amicizia ha la durata dell’emergenza che li ha fatti incontrare.
I principali temi strattati sono sicuramente: 
* L’emarginazione degli immigrati all’estero.
* La speranza del riscatto e i modelli da imitare o sognare.
* La normalità e quotidianità della violenza.
* L’infanzia negata.
* La conoscenza e la ragione, per superare le barriere del pregiudizio.


Nel complesso, racconti di grande immediatezza comunicativa che forniscono molteplici spunti di riflessione, anche didattici.  Per una cultura dell’integrazione.

(dati biografici tratti da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

latineloqui69