SCUOLA E CULTURA OGGI

Tutto il bene che mi voglio

COGITO, ERGO STRESS

“Cinque persone. Cinque vite. Cinque storie che potrebbero essere vicine alla tua”.

Questo è l’incipit (anche piuttosto minaccioso, direi…) del libro, in cui Terenzio Traisci, noto per essere stato un comico piuttosto famoso e di successo, diventato poi psicologo, attraverso le storie di cinque personaggi prende in esame gli ostacoli che ci impediscono di volerci bene, le credenze limitanti e le paure che spesso ci fanno dimenticare dell’amor proprio o ce lo fanno scambiare per egoismo (“La mancanza di amor proprio porta a ignorare le proprie condizioni di salute fisica e mentale”).

Trattandosi di un vero e proprio manuale, quindi, l’autore ci spiega passo dopo passo come mettere in atto alcuni piccoli cambiamenti dei nostri pensieri e comportamenti in modo che possiamo essere ancora più produttivi al lavoro e felici nella vita privata. Felici con amici, colleghi, compagni di vita, genitori, figli. Con gli altri in genere. Con la vita nel suo complesso, diventata ormai un cumulo ininterrotto di impegni, richieste, corse. In una parola, stress. Ovvero dannosissimo cortisolo! Per questo dobbiamo imparare ad amarci, a volerci bene, a stimarci. Senza scuse o alibi che non stanno in piedi. Perché si tratta solo di stabilire le priorità, decidendo “cosa è più importante in un dato momento”. Ad esempio, è essenziale e imprescindibile ricercare ciò che ci fa star bene, alzando la serotonina… Tutte cose che ci siamo sempre sentiti dire -lo so-, ma che fanno un altro effetto se chi te le dice parte dalla sua esperienza personale; se l’autore è un comico affermato, ma non per questo una persona che non ha patito per problemi fisici e non ha affrontato varie difficoltà! Anzi! Scopriamo proprio il contrario e questo ce lo rende più gradito, più vicino…

Il tutto in uno stile discorsivo, argomentato ma non troppo, con un lessico quotidiano, con inserimento all’interno del testo di emoticon, punti elenco, schemi riassuntivi e quant’altro.

Così alla fine, dato dopo dato, pagina dopo pagina, schema dopo schema, esercizio dopo esercizio, ci sembra di aver capito che “essere di buonumore non significa vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, ma (…) accorgerti del rubinetto vicino al bicchiere, per riempirlo tu”!

P.S. Io, ovviamente, mi sono rivista in Lucia! 😉

(dati essenziali della trama tratti da amazon)

Tutto il bene che mi voglioultima modifica: 2021-09-02T00:51:53+02:00da
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