SCUOLA E CULTURA OGGI

Il giardino delle parole

Il giardino delle parole (言の葉の庭 Kotonoha no niwa) è un film d’animazione giapponese del 2013 prodotto da Comix Wave Films e diretto da Makoto Shinkai.

La trama è decisamente originale e inusuale. Il protagonista è Takao, uno studente di 15 anni della scuola superiore che sogna di diventare un calzolaio e che ha una strana abitudine: nei giorni di pioggia (e solo in quelli) marina la scuola per dirigersi verso un giardino in stile giapponese dove, con la solitudine assicurata dalla pioggia, può dedicarsi alla sua passione: disegnare modelli di scarpe. Un giorno nel parco incontra una giovane donna misteriosa, che cita i versi di un tanka; in seguito i due iniziano a vedersi più e più volte in occasioni simili, ad ogni incontro si aprono sempre più l’uno verso l’altra, ma la fine della stagione delle piogge e l’inizio dell’estate segna il termine dei loro incontri. All’inizio del nuovo anno scolastico, mentre Takao cammina con i suoi amici a scuola, scopre la vera identità della donna misteriosa: si tratta di Yukari Yukino, una giovane insegnante del suo liceo della quale si era innamorato il fidanzato di una studentessa, creando una situazione incresciosa a scuola e seri problemi professionali e personali alla professoressa, non più in pace con la vita…

Tema serio e importante, dunque: quello del delicato equilibrio che si deve creare tra docente e discente. Il primo deve essere il faro del secondo, magati anche un modello da seguire e da emulare, ma mai nulla che implichi un maggiore coinvolgimento. Non troppo madre/padre del proprio allievo, ma neanche uomo/donna da amare. Perché stiamo parlando del rapporto tra un adulto e un non adulto, in genere adolescente.

Che bello, invece, quando i tuoi discenti ti ricontattano dopo anni (se non addirittura decenni) per ringraziarti di ciò che hai fatto per loro, segnando il loro percorso di vita! Ti rendono grazie di qualcosa che tu hai fatto in maniera involontaria, perché in realtà lo fai per tutti allo stesso modo, partendo da una forma di amore molto particolare, in quanto basato su una sorta di scommessa: la fiducia nelle capacità nascoste di un essere in crescita, che dai tuoi insegnamenti quotidiani  imparerà ad affrontare al meglio la vita. Solo che in qualcuno quella semina sortisce un frutto migliore, in qualcun altro un po’ meno… Ma non per questo noi prof. ci diamo per vinti! Continuiamo a provarci, anche a prescindere dalle esternazioni di affetto! Ci basta sapere che grazie a noi i nostri ex studenti hanno imparato ad amare la storia, a curare lo stile espressivo, ad amare la poesia e l’arte in genere, a ricercare la Bellezza.

Non mi sembra poco. Anzi, si tratta di un nostro privilegio…

(immagine e dati essenziali del film tratti da wikipedia)

Il giardino delle paroleultima modifica: 2020-06-14T00:01:51+02:00da
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