La prima domanda a cui dovrei rispondere per spiegare il mio mantra personale “Lego ergo sum” è sicuramente un impegnativo: “Perché?”.
E la risposta potrebbe essere un semplice e puerile: “Perché sì!”.
Ma non sarei convincente, lo so.
Quindi provo ad armarmi di risposte probanti:
-perché mi arricchisco;
-perché mi fortifico;
-perché costruisco me stessa;
-perché mi abbellisco interiormente;
-perché risponde alla mia idea di Bello;
-perché il tempo della vita deve essere impiegato a fare cose belle;
-perché il semplice significato etimologico del termine “leggere” (‘scegliere’, ‘cogliere’, quindi ‘scorrere il testo’ e poi ‘capire’, ‘interiorizzare’, ‘far proprio’) mi invita a farlo;
-perché chiunque scriva e pubblichi qualcosa EXIGIT “monumentum aere perennius” (come diceva secoli or sono il buon vecchio Orazio…
-perché mi piace!
E non mi scoraggia il fatto che (come diceva il grande Troisi in una scena epica di un suo bellissimo film immortale) “loro sono tanti a scrivere, io uno a leggere”: io ci provo, insisto e persisto, senza l’angoscia di dover raggiungere la pletora di scritti che invade (per fortuna) il nostro universo.
Granello di sabbia su granello di sabbia costruisco me stessa e spero di indicare la strada ad altri, nella speranza di formare prima o poi un minuscolo deserto della cultura, oasi di tutti i lettori del mondo!
Vi ho convinti? 😉