A proposito di quella preziosa attività che è la lettura (di qualsiasi genere di documento scritto!) ho selezionato alcune affermazioni che potrebbero essere il personale motto di ogni lettore.
“Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro“. (Umberto Eco)
“Se ho un po’ di denaro compro dei libri; e se ne rimane ancora un po’ compro cibo e vestiti”. (Erasmo da Rotterdam)
“Il tempo della lettura, come il tempo dell’amore, dilata la vita”. (Daniel Pennac)
“Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni verbi: il verbo amare, il verbo sognare…” (Daniel Pennac).
“Il libro, sia esso un romanzo, saggio o poesia, deve coinvolgere al massimo l’intelligenza e la sensibilità del lettore. Quando in un libro di poesia o di prosa, una frase, una parola, ti riporta ad altre immagini, ad altri ricordi provocando circuiti fantastici, allora, solo allora, risplende il valore di un testo. Al pari di un quadro, scultura o monumento, quel testo ti arricchisce non solo nell’immediato, ma ti muta nell’esistenza”. (Giulio Einaudi)
E infine, last but not least:
“Un uomo che legge ne vale due” (Valentino Bompiani).
E ora vi rivelo da dove ho preso l’input: tanti anni fa, entrando nella segreteria didattica di una delle mie scuole di insegnamento, ero stata colpita dalla prima di queste affermazioni (che ovviamente condividevo appieno) e mi ero ripromessa di farne un bellissimo “logo” di un sito culturale, quando ne avessi avuto l’opportunità… Non sono capace di creare un sito vero e proprio, ma mi accontento…
Grazie, quindi, ai lavoratori di quella segreteria!