Una storia che si intreccia inevitabilmente con le vicende dell’intero Paese, coprendo un arco narrativo che parte dall’ultimo decennio dell’Ottocento passando per gli anni ’20 – ’30 e la Seconda Guerra Mondiale, fino al successivo boom economico, con l’ideazione nel 1965 degli Oscar Mondadori, gli innovativi libri tascabili venduti nelle edicole, che rappresenteranno una vera e propria rivoluzione nel mercato editoriale italiano, rendendo la lettura accessibile a tutti. Per la prima volta una docu-fiction racconta la storia di un grande editore italiano – il primo ad aver creduto nel concetto di “editoria popolare” – restituendo al contempo una riflessione sulla forza dirompente e sul valore dell’industria culturale nella costruzione di una società migliore, contribuendo all’emancipazione delle persone di tutte le classi sociali e alla crescita dell’intero Paese.
Un’opera che, per la parte documentaristica, si avvale delle testimonianze dirette di illustri figure legate ad Arnoldo, alla nostra casa editrice e al mondo dell’editoria italiana, a partire dal nipote e presidente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori Luca Formenton. Nel racconto, questi contributi sono intervallati da preziose interviste originali dell’epoca.
Insomma, un’opera preziosa. Magistrale, come sempre, l’interpretazione di Michele Placido.
Da vedere!
(dati essenziali della recensione tratti da gruppomondadori.it, alla pagina relativa)