Letteratura in pillole,
per la riflessione del giorno:
“Questo rende lo scrittore pericoloso, temuto: può arrivare ovunque attraverso una parola che non trasporta soltanto l’informazione, che invece può essere nascosta, fermata, diffamata, smentita, ma trasporta qualcosa che solo gli occhi del lettore possono smentire e confermare. Questa potenza non puoi fermarla se non fermando la mano che la scrive (…). La potenza stessa che faceva temere di più ai governi sovietici Boris Pasternak e Il Dottor Zivago e I racconti di Kolyma di Solomov che gli investimenti del controspionaggio della Cia. Mentre i saggisti venivano isolati, relegati in riviste accademiche, lasciati sfogare, gli scrittori dovevano essere eliminati, le pagine nascoste, le parole rese cieche e mute”
(Roberto Saviano, da “Se lo scrittore morde”, articolo apparso su La Repubblica del 3/05/07)
(immagine tratta da www.pinterest.it)