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Se questo è un uomo

Se questo è un uomo è un’opera memorialistica di Primo Levi scritta tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Rappresenta la coinvolgente ma meditata testimonianza di quanto vissuto dall’autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Levi sopravvisse infatti alla deportazione nel campo di Monowitz, lager satellite del complesso di Auschwitz e sede dell’impianto Buna-Werk e proprietà della I.G. Farben.

« Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no. »

Sono questi alcuni dei versi introduttivi del romanzo, ispirati all’antica preghiera dello Shemà, e ne spiegano il titolo.

Il testo venne scritto non per muovere accuse ai colpevoli, ma come testimonianza di un avvenimento storico e tragico. Lo stesso Levi diceva testualmente che il libro era «nato fin dai giorni di lager per il bisogno irrinunciabile di raccontare agli altri, di fare gli altri partecipi» ed è scritto per soddisfare questo bisogno. L’opera, durante la sua genesi, fu comunque oggetto di rielaborazione. Al primo impulso da parte di Levi, quello di testimoniare l’accaduto, seguì un secondo, mirato ad elaborare l’esperienza vissuta, il che avvenne grazie ai tentativi di spiegare in qualche modo l’incredibile verità dei lager nazisti.

Il destino del libro doveva rivelarsi in qualche modo imprevedibile, paragonabile da questo punto di vista alla sorte umana con i suoi più impensati alti e bassi. Infatti, il manoscritto fu rifiutato da Einaudi in due occasioni: nel 1947, visto sfavorevolmente sia da Natalia Ginzburg, allora consulente della casa editrice e che comunicò a Levi la bocciatura, sia da Cesare Pavese, secondo il quale erano già usciti troppi libri sui campi di concentramento; nel 1952, morto Pavese, il rifiuto einaudiano si ripeterà. L’autore fu costretto a rivolgersi alla piccola casa editrice Francesco De Silva, che lo stamperà nell’autunno del 1947 in sole 2500 copie. Fu Franco Antonicelli, direttore della casa editrice, a decidere di sostituire al titolo scelto da Levi, I sommersi e i salvati, il celeberrimo Se questo è un uomo. Il successo e la notorietà del libro si fecero attendere fino al 1958, anno in cui l’opera venne pubblicata finalmente proprio da Einaudi nella collana “Saggi” con un risvolto di copertina anonimo, scritto da Italo Calvino.

Anche dopo la pubblicazione del libro, la scrittura dell’esperienza personale vissuta nel campo di sterminio rimase un rovello perennemente acceso. Successivamente a Se questo è un uomo pubblicò La tregua, che descrive l’interminabile itinerario nei paesi dell’Europa Centrale che Levi attraversò sulla via del ritorno in Italia dopo la liberazione del campo. Quest’opera deve il suo titolo al fatto di rappresentare una fase in cui la mente del protagonista resta in parte libera dal pensiero assillante della prigionia. Un pensiero che comunque lo avrebbe riassalito al momento di ritornare a casa e anche negli anni successivi. Nel 1986, infatti, pubblicò il saggio I sommersi e i salvati, che ritornava a trattare la tematica del lager nazista.

Dopo i versi introduttivi, la prefazione del libro  spiega quanto importante sia stato, per l’interessato, il fatto di essere stato internato solo nel 1944, periodo in cui le condizioni dei prigionieri erano ormai migliorate. L’autore precisa di non aver inventato nessuno degli avvenimenti narrati. È essenziale, da parte dell’autore, lo scopo di alternare la testimonianza del vissuto ad altri scorci in cui egli assume la prospettiva dello scienziato (ricordiamo sempre che Primo Levi era un chimico e che svolse queste mansioni anche nel campo di concentramento): la società dei detenuti funziona secondo regole complesse ed incomprensibili per chi vi è appena arrivato, ma senz’altro oggetto di analisi da parte del narratore. Ricoprono tra l’altro un ruolo di primo piano le descrizioni dei rapporti sociali: Levi si concentra spesso sulla psicologia e sulle dinamiche di gruppo dei detenuti, indicando come diverse regole della civilizzazione umana vengano, per cause di forza maggiore, messe a tacere. Hanno del resto un ruolo di primo piano le doti di carattere, gli stratagemmi ed i sotterfugi necessari per appartenere al gruppo dei privilegiati che sopravvivranno, se non all’intera durata della detenzione, almeno al prossimo periodo di crisi e terrore.

Tra le tematiche che pervadono il testo, si possono inoltre citare: la conservazione di un minimo di dignità umana e dell’amicizia, nei limiti ristrettissimi in cui è possibile farlo nel lager; gli episodi di carità e di solidarietà tra prigionieri; la fame, condizione che assilla in permanenza i prigionieri sottoalimentati; l’insensatezza e l’arbitrarietà delle regole e degli ordini che governano la vita nel campo; la concentrazione dei prigionieri sul presente, sulla necessità di sopravvivere giorno per giorno, con l’incapacità di raffigurarsi un futuro e la rimozione del passato.

STRUTTURA DEL LIBRO:

BREVE ANALISI:

Qualunque fine conoscitore delle letteratura italiana nota immediatamente nel libro continui riferimenti alla Divina Commedia dantesca, a partire da quella più evidente e ovvia:  la detenzione in un lager viene in qualche modo visto come viaggio nell’oltretomba, in un mondo dal quale si crede di non poter più uscire, similmente a quanto accade nell’Inferno dantesco. Ci sono poi, a ben guardare, continui riferimenti intertestuali all’opera di Dante, che si possono così sintetizzare:

Cosa aggiungere?

Che la lettura procede lenta e angosciosa.

Che ci si sente smarriti e abbandonati.

Che più di una volta ci si scopre a rileggere uno stesso passo più di una volta, increduli.

Che ci si chiede come sia possibile per un essere umano ricordare tanti particolari.

Che è difficile selezionare dei passi rappresentativi, perché è assurdo cercare di operare una scelta.

Che è impossibile recensire in modo adeguato un simile capolavoro, una pietra miliare della letteratura di ogni tempo.

(Liberamente tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

latineloqui69

Se questo è un uomoultima modifica: 2016-08-20T17:07:18+02:00da
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