“La cosa importante è la bellezza collaterale”
Il protagonista in una bella scena del film
“Collateral Beauty” è un film del 2016 diretto da David Frankel. Con Will Smith e Kate Windslet (esatto: la famosissima Rose di Titanic!)
TRAMA: Il dirigente pubblicitario Howard Inlet è ridotto ad uno stato clinicamente depresso, borderline, solitario e con tendenze suicide dopo la morte tragica della sua giovane figlia seienne. I suoi amici e partner commerciali Whit Yardshaw, Claire Wilson e Simon Scott, che lui ha allontanato, temono per la sua salute mentale così come per il futuro della loro azienda, dato che il comportamento irregolare di Howard è costato loro numerosi mancati profitti e li ha lasciati sull’orlo del fallimento. L’unico modo che hanno per uscire da questa situazione è vendere l’azienda. A questo scopo i tre amici assumono un’investigatrice privata, Sally Price, per acquisire la prova che Howard sia inadatto a gestire la società, l’unico modo per poter vendere, essendo lui socio di maggioranza e contrario alla vendita.
Sally intercetta delle lettere che Howard ha diretto ai concetti astratti di “Amore”, “Tempo” e “Morte”. Whit, Claire e Simon assumono un trio di attori – Aimee, Raffi e Brigitte – che incontreranno Howard impersonando “Amore”, “Tempo” e “Morte”, rispondendo alle sue lettere. Sally registrerà un video di questi incontri e poi cancellerà digitalmente le sagome di Aimee, Raffi e Brigitte per far apparire Howard mentalmente squilibrato, permettendo ai soci di vendere la società.
Il film, che ha incassato 88,2 milioni di dollari in tutto il mondo, di cui 31 milioni nei soli Stati Uniti, ha però ricevuto pessime recensioni Sul sito Rotten Tomatoes ottiene solo il 12% delle recensioni professionali positive su 149 critiche, con un voto medio di 3,5 su 10.
Sinceramente NON ne comprendo il motivo. Fatta salva l’ineccepibile interpretazione di Will Smith, immenso nella figura di uomo e padre distrutto, il film (drammatico, nel senso letterale e più stretto del termine), mi è piaciuto molto per l’originalità della trama (l’idea di scrivere non a delle persone ma a delle cose mi è piaciuta e mi ha catapultato nel mondo pirandelliano…) e mi ha colpito molto per l’inatteso (e catartico) finale.
Ma la bellezza del cinema è anche questa! 😉
P.s. A voi scoprire cosa sia la “bellezza collaterale” citata nel titolo!
(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)