Ricordando Ennio Fantastichini

Stato

SIC  MORTEM VINCIMUS…

 

fanta

Ennio Fantastichini (Gallese, 20 febbraio 1955 – Napoli, 1º dicembre 2018).

 

“Facciamo un mestiere meraviglioso che ci impone sempre di andare avanti comunque e di tirar fuori il meglio di noi e il sorriso. Questa sera ho fatto moltissima fatica perché è morto un mio carissimo amico. È morto Ennio Fantastichini. Qui siamo per ridere. Per come lo conosco Ennio mi avrebbe detto: ‘Vai in scena e dai il meglio di te’. E io gli mando un grande bacio. Grazie per avermelo fatto dire”. (Claudio Amendola, 1/12/18)

La sua morte ha sconvolto tutti, in primis il suo amico e collega Claudio Amendola, che ieri sera ha usato queste parole in TV nella trasmissione di Antonella Clerici, Portobello, visibilmente scosso.

Per tutta la giornata di ieri l’ho sentito giustamenten ricordare per la sua efficacissima parte in  Ferie d’agosto, di Paolo Virzì (1996) o per i suoi film di Ferzan Özpetek, ma per me Ennio Fantastichini è stato e sarà sempre un indelebile Giovanni Falcone, accanto a Giorgio Tirabassi che vestiva i panni di Paolo Borsellino nella bellissima e riuscitissima  fiction “Paolo Borsellino”.

E infatti così lo ha salutato sul web il suo grande collega: «Ciao Ennio grande attore e compagno di lavoro».

È morto all’improvviso all’età di SOLI 63 anni per una grave malattia che non gli ha impedito di continuare a fare il lavoro che amava sino alla fine, a dimostrazione del fatto che una malattia improvvisa ci agguanta, ci indebolisce  e ci consuma, ma NON ci annienta, se noi non lo vogliamo;  e quando la morte decide di portarci via NON ci fa scomparire del tutto! Sono stati infatti centinaia i messaggi di cordoglio scritti per lui sui social, secondo un’abitudine ormai diventata virale (il famoso R.I.P. più o meno condivisibile…) con la quale cerchiamo di omaggiare l’estinto, cercando di sottrarlo alla sua scomparsa dal mondo.

Per questo mi unisco alla catena di solidarietà morale…

latineloqui69