Marcinelle

O continuiamo così o l’unica alternativa è chiudere la miniera”

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Sempre così: da sempre il ricatto morale. Si lavora così e basta. Non ti sta bene? Quella è la porta. E anche allora, nel lontano 8 agosto 1956, le condizioni erano queste… Scioperare? In teoria sì, ma poi a casa c’era la famiglia che aspettava quei due soldi per mangiare… Quindi si stringevano i denti, si continuava a lavorare in quelle condizioni disumane, senza alcuna sicurezza, fino al successivo salario. Solo che qualche volta quella scadenza non è arrivata.

 

E invece è arrivata la tragedia, prevedibile, ineluttabile.

Come quel giorno… Il disastro di Marcinelle avvenne la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio. Si trattò d’un incendio causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica; sviluppatosi inizialmente nel condotto d’entrata d’aria principale, riempì di fumo tutto l’impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti, di cui 136 immigrati italiani. L’incidente è il terzo per numero di vittime tra gli immigrati italiani all’estero dopo i disastri di Monongah e di Dawson. Il sito Bois du Cazier, oramai dismesso, fa parte dei patrimoni storici dell’UNESCO.

Questa miniserie del 2003, che ho visto in tv molti anni fa e che Rai Premium ripropone stasera in occasione di questo tragico anniversario, con i bravissimi Claudio Amendola, Gioele Dix e Maria Grazia Cucinotta, ci invita a ricordare e a non dimenticare. Mai.

Tragedia di Marcinelle

Tragedia di Marcinelle