Giorno della Memoria 2020

27 gennaio 1945/ 27 gennaio 2020

“Homo sum humani, nihil a me alienum puto” 

Campo di sterminio

“Non è ammissibile l’indifferenza ed è doverosa la memoria. (…) Domani siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più!”.

Non sono parole mie, purtroppo, ma non posso che abbracciarle in toto. Si è espresso così stamattina all’Angelus Papa Francesco. Ma attenzione: non si tratta solo di un’indicazione “per pochi”, di natura puramente cattolica, bensì di un ammonimento alle coscienze. Tutte. Anche quelle laiche, agnostiche o atee: è un grido dell’anima. Un expergiscimini rivolto a tutti gli uomini del mondo.

Siamo infatti al 75-mo anniversario da quella tragedia ignobile. I sopravvissuti, il nostro bene più prezioso contro la cancellazione con un colpo di spugna di fatti, responsabilità, contiguità e indifferenza, cominciano ad essere più rari delle mosche bianche, per ovvi motivi biologici. Se non ci svegliamo tutti e la smettiamo di considerare “roba di mille anni fa” quell’immane tragedia sarà spianata la strada perché si possa ripetere prima o poi qualcosa di simile (non necessariamente con le stesse modalità e con gli stessi mostruosi numeri, ma questo non ne attenua la gravità…).

Per questo, come ha detto lo stesso Papa Francesco in un’altra occasione, MAI E POI MAI deve cessare il ricordo dell’atroce violenza della Shoah, dell’indicibile dolore e dello sterminio di un popolo.

Riflettiamo, gente, riflettiamo…

(Immagine tratta da wikipedia, l’enciclopedia libera)