Scuola di felicità per eterni ripetenti

“Chiunque dica, sostenga o creda di aver capito i ragazzi mente, mente spudoratamente”

 

galiano

Potremmo sintetizzare questo bellissimo libro di Enrico Galiano, docente noto sul web anche come divulgatore culturale e sempre più prolifico scrittore, con la formula “Imparare dagli alunni: piccole lezioni di felicità“. Perché di vere lezioni si tratta! Capitolo dopo capitolo, Enrico Galiano ci porta a scuola di felicità, facendoci entrare nelle sue classi e mettendoci in contatto con suoi potenziali alunni, degli adolescenti come tanti altri, pieni di problemi e di ribellione ma anche preziosi insegnamenti di vita! Esatto, perché noi lettori ci troviamo catapultati in una sorta di “scuola al contrario”, “Una scuola in cui le lezioni sono piccole e grandi allo stesso tempo – sull’amore, il coraggio, la libertà – e impartite non da chi siede dietro la cattedra, ma dai ragazzi stessi. Scopriremo così che hanno ragione loro, quando ridono fino alle lacrime mentre gli adulti li osservano seri. Hanno ragione, quando amano fino a stare male mentre gli adulti li guardano con un sorriso accondiscendente. Hanno ragione, quando cadono, quando non capiscono, quando tartassano di domande finché ottengono una risposta chiara. Quando si arrabbiano perché non si sentono ascoltati. Grazie ai ragazzi, ci si rende conto che, per quanta strada si sia fatta, per quanta esperienza si sia accumulata, si è sempre eterni ripetenti. Eterni ripetenti alla scuola della felicità” (https://www.ibs.it/scuola-di-felicita-per-eterni-libro-enrico-galiano).

Io personalmente ho scoperto di essere un’eterna ripetente e ho imparato moltissimo dai vari capitoli (“Piccola lezione sul costruire”, “Piccola lezione sul coraggio”, “Piccola lezione sul volere bene”, “Piccola lezione sul destino”, “Piccola lezione sul momento giusto” etc….); e non vi inganni l’aggettivo qualificativo “piccola” affibbiato dall’autore alle varie lezioni! Perché, al contrario, sono GRANDI lezioni di vita! Insegnamenti sui quali NON possiamo che riflettere anche a libro chiuso, anche dopo aver letto l’ennesimo explicit di ogni capitolo (“Chissà, forse un giorno imparerò davvero questa lezione. Per ora, sono un eterno ripetente“.), che ci riporta con i piedi per terra e ci costringe ad un bagno di umiltà, facendoci capire quanto sia lungo il percorso della conoscenza e dell’approfondimento! Per chi quel mondo lo vive ogni giorno come la sottoscritta, troviamo quei quadretti che conosciamo bene: i nostri colloqui con i genitori (“Signora, suo figlio è intelligente, ma non si applica”), nostri dubbi professionali (“Che metodo posso usare per tirar fuori tutto quel materiale prezioso che se ne sta lì, inutilizzato?”), nostre ansie lavorative (“la classe che mi spaventa di più è quella gelida, immobile, impalpabile”), nostre memorie esistenzialistiche (“”Se sai ricordarti quanto ce ne avevi dentro pure tu, di buio, e sulle mani, quant’era dura non aver idea di chi diavolo fossi e cosa stessi cercando…”), le universali difficoltà relazionali con il mondo-adolescenza (“In quei BOH, in quei BENE, che non sono bene e in quei Sì OK che non è mai ok, guarda con attenzione: ci sono frasi, ci sono periodi, ci sono interi capoversi”). Perché dobbiamo imparare ad ascoltare i nostri adolescenti! Ascoltarli, prima di tutto! Perché “Che cosa significa ascoltare? Ascoltare significa capire ciò che l’altro non dice”. (Carl Rogers).

Insomma, un pozzo di formazione: personale, genitoriale, professionale. E allora non possiamo che concordare con la bella e appropriata definizione  di Severino Salvemini, Corriere della Sera: «I saggi di Galiano si rivolgono agli adolescenti e ai loro educatori, esortandoli a essere veri più che perfetti.»

Per chi ancora non lo conoscesse, allego qualche dato sul bravissimo autore, tratto dalla stessa fonte succitata:

Enrico Galiano (Pordenone 1977) è insegnante in una scuola di periferia. Ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore. Tra i suoi romanzi ricordiamo “Eppure cadiamo felici” (2017), “Tutta la vita che vuoi” (2018), “Più forte di ogni addio” (2019), “L’ arte di sbagliare alla grande” (2020), “Felici contro il mondo” (2021) e “Scuola di felicità per eterni ripetenti” (2022), tutti editi da Garzanti.

Andrò avanti a procurarmi gli altri, che finora non avevo letto!