Tre piani

Tre_piani

“Tre piani” è un film del 2021 diretto da Nanni Moretti che  ha per protagonista un cast corale:  oltre allo stesso Moretti, infatti, troviamo Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Alessandro Sperduti, Denise Tantucci, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi e Tommaso Ragno. Tutti praticamente protagonisti alla pari.

Il titolo ben rappresenta l’originale ambientazione.  La storia, infatti, si svolge in una palazzina di tre piani situata in un quartiere borghese di Roma. Al primo piano vivono Lucio e Sara, genitori della piccola Francesca. L’appartamento di fronte è abitato da una coppia di anziani, Giovanna e Renato, quest’ultimo sofferente di una iniziale demenza senile. Francesca viene spesso affidata alla coppia di anziani, ma una sera Renato e Francesca, usciti per una passeggiata, perdono l’orientamento e non rientrano. Lucio li ritrova dopo molte ore seduti su una panchina in un parco e, a torto, comincia ad avere sospetti di molestie sessuali di Renato sulla bambina. I sospetti si trasformano progressivamente in ossessione (anche per via di alcuni comportamenti anomali di Francesca), tanto che Lucio arriva ad aggredire l’anziano quando ormai giace indifeso in un letto di ospedale. Renato muore poco dopo e Giovanna, convinta che Lucio abbia provocato la sua fine, troncherà ogni rapporto con i suoi vicini. Quando però nel condominio arriva Charlotte, nipote minorenne di Giovanna, Lucio viene sedotto da lei e i ruoli si ribaltano: sarà lui a subire un reale processo per stupro, ciò che fra l’altro causerà la fine del suo matrimonio. Anni dopo, Lucio verrà completamente scagionato dalle accuse (anche grazie a Charlotte che contro il parere di madre e nonna deciderà di non ricorrere in appello).

Al secondo piano Monica, mamma di Beatrice e moglie di Giorgio, costantemente all’estero per lavoro, combatte una silenziosa battaglia contro la solitudine: si trova a vivere la prima gravidanza e il parto totalmente da sola. La donna teme di poter andare incontro allo stesso destino di sua madre, ricoverata in clinica per disturbi mentali, e inizia effettivamente ad avere strane visioni, al punto che molte esperienze che afferma di aver vissuto sembrano in realtà soltanto frutto della sua mente. Dopo un periodo di alti e bassi, l’apice della follia arriva dopo la nascita del secondo figlio, Lorenzo: in tale frangente Monica fa perdere le sue tracce, scomparendo dalla vita dei suoi familiari. Giorgio è quindi costretto ad affrontare tutti i compiti genitoriali e casalinghi che prima erano ad appannaggio esclusivo della moglie.

Al terzo piano abitano Dora e Vittorio (Moretti), entrambi giudici, insieme al figlio di vent’anni, Andrea. Una notte il ragazzo, mentre guida in stato di ebbrezza, investe e uccide una donna. Sconvolto, chiede ai genitori di fargli evitare il carcere, ma Vittorio pensa che suo figlio debba essere giudicato e condannato per quello che ha fatto. La tensione tra padre e figlio esplode, finché Vittorio costringe Dora a una scelta dolorosa: o lui o Andrea. Dora prova a continuare a frequentare entrambi e alla fine sceglie Vittorio: ciò fa sì che Andrea, una volta uscito di prigione, decida di allontanarsi in via definitiva dai suoi genitori.

Le riprese del film sono iniziate il 4 marzo 2019 (quindi in èra pre-Covid) a Roma, nel quartiere Prati, e sono terminate nel maggio dello stesso anno. In questo film, per la prima volta il Moretti regista si basa su un’opera altrui e non su un soggetto originale facendo un adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2017 scritto da Eshkol Nevo,

Ho visto questo film durante l’ultimo scorcio della pandemia e ne mantengo un ricordo forte: angosciante quanto basta, fonte di riflessione come tutti i film di Moretti, Come sempre, il regista ci immette con violenza e senza troppi giti di parole nel nostro vissuto quotidiano fatto di impellenze, scadenze, ritmi forsennati, ma anche drammi, eventi inattesi, paure, angosce, timori infondati,  assenze, difficoltà relazionali ed impellenza etica. In sostanza, la Vita di tutti i giorni.

Un film per riflettere, quindi.

Da non perdere.

(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)