Mio fratello rincorre i dinosauri_IL FILM

“Perché sei un essere speciale/ ed io/ avrò cura di te”

(Franco Battiato, La cura) 

Mio fratello rincorre i dinosauri è un film del 2019 diretto da Stefano Cipani. Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Giacomo Mazzariol

“Mio fratello rincorre i dinosauri” è un film del 2019 diretto da Stefano Cipani tratto dall’omonimo romanzo di Giacomo Mazzariol, che avevo letto qualche tempo fa (se volete, trovate qui una recensione: https://scuolaeculturaoggi.myblog.it/2020/07/10/mio-fratello-rincorre-i-dinosauri/). Protagonisti Alessandro Gassmann, Isabella Ragonese, Rossy De Palma e uno stuolo di bravissimi giovani attori tra i quali innanzitutto Roberto Nocchi, Saul Nanni ed  Edoardo Pagliai (già noti al pubblico televisivo per la felice e intensa paetecipazione a fiction di grido come “Tutto può succedere” e  non solo…), poi Francesco Gheghi e Lorenzo Sisto, Gea Dall’Orto e Mariavittoria Dallasta).

Si tratta della storia di Jack (Gheghi), un ragazzo di una famiglia abbastanza numerosa che vive a Pieve di Cento, con i genitori Davide (Gassmann) e Katia (Ragon se) e le due sorelle Chiara (Dall’Orto) e Alice (Dallasta). Un giorno, in un parcheggio speciale, quello delle rivelazioni eclatanti e delle decisioni importanti (alla fine del film si capirà il perché di quella scelta di vita…), riceve la notizia che presto avrà un fratello, che si chiamerà Giovanni detto Giò (Sisto). All’inizio c’è posto solo per gioia ed entusiamo, con la scelta del nome (“Chiamiamolo Goku…. Chiamiamolo Gesù…”), ma alla nascita del fratellino la scoperta che può segnare la vita:  Giovanni ha la sindrome di Down (“Ma down down?”). Inizialmente Jack è comunque felice, sia perché non capisce di cosa si tratti (“Un cormocosa?”) sia perché crede che il fratellino sia una specie di supereroe, ma con il tempo capirà e -per quanto voglia bene al fratellino che gli ha permesso di fare “due a due” (bellissima battuta ripresa pari pari dal libro!), comincia a non vivere bene qu sta prova di vita… Anni dopo, Jack si trova a dover scegliere una scuola superiore assieme a Vittorio (Necchi), il miglior amico di sempre. Ad uno dei tanti open day i due conoscono la belissima Arianna, di cui Jack si innamora subito. La scelta della scuola è fatta, dunque, per quanto questa si trovi a ben 35 km da casa…  Arrivato a scuola, Jack, che soffre per la propria timidezza, entra prima nel gruppo della sua innamorata, poi nella band musicale dei due ragazzi che ritiene i più “fighi” della scuola (Nanni e Pagliai). Nella cerchia degli amici Jack non riesce a dire a nessuno di avere un fratello con la sindrome di Down e il suo silenzio sull’argomento si trasforma a poco a poco in una bugia sempre più grossa (“Un fratello? Ne avevo uno, ma è morto…”). Jack scopre poi che il gruppo in cui suona ha un canale YouTube e lo mostra orgoglioso anche alla famiglia. Il piccolo Giò decide allora di fare anche lui dei video e li mette su YouTube aiutato da Vittorio. Jack scopre i video, perché alcuni suoi compagni li vedono, e li cancella facendo ricadere la colpa su un sedicente “gruppo neonazista”. La famiglia, compatta,  indice subito una protesta contro lo sconosciuto movimento e si trovano a parteciparvi anche Jack, Arianna e la sua classe. Deciso finalmente a smettere con le bugie, Jack confessa allora pubblicamente di aver cancellato i video di Giovanni, di essere lui l’autore del gesto e di aver mentito a tutti riguardo al fratello. Giò assiste alla dichiarazione pubblica e con il suo fare amorevole ed entusiastico grida dal pubblico: “Grande!”.

A quel punto non può esserci posto che per la delusione: dei suoi fratelli e genitori verso di lui, ma anche di lui verso se stesso…. Eppure sarà proprio quello il momento della risalita della china: solo allora, provando sdegno per se stesso, Jack riesce a capire non solo l’amore che prova per il fratello, ma anche il suo vero essere “speciale” e inimitabile. Da lui impara il giusto modo di vivere! Più supereroe di così….

Il taglio del film è molto efficace: non vediamo la problematica della sindrome di Down solo dall’ottica di chi la vive in quanto coinvolto (il narratore e i familiari tutti), ma anche dal punto di vista dello stesso interessato, Giò! Questo non può che essere attribuito alla bravura di regista e sceneggiatore, ovviamente, che,  pur avendo preso spunto da un bellissimo libro, lo hanno rinnovato quanto basta, trasformandolo in un film che giustamente ha ottenuto nel 2020 alcuni riconoscimenti di alto calibro!

Insomma, un’occasione per preziose riflessioni…

Da non perdere (possibilmente DOPO la lettura del libro!).

(Dati essenziali della trama tratti da wikipedia.org)