Il principe abusivo

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UNA FIABA DEI NOSTRI GIORNI

Delizioso. Non trovo altri aggettivi per definire “lI principe abusivo”,  commedia del 2013 diretta da Alessandro Siani, che interpreta anche la parte del protagonista. Del cast fanno parte, oltre all’istrionico Siani, una delicata Sarah Felberbaum, uno spettacolare Christian De Sica, un inappuntabile Marco Messeri, una bravissima Serena Autieri.

La storia, una vera e propria “fiaba dei nostri giorni”, racconta la vicenda di Letizia (Sarah Felberbaum), una giovane Principessa di un piccolo principato dell’Europa nord-occidentale inappagata e triste, poiché i giornali non parlano di lei. Il re suo padre (Marco Messeri), vorrebbe la figlia sposata con il Principe Gherets, figlio del Re del Belgio, ma Letizia non è convinta, anche perché gli interessi paterni sono esclusivamente finalizzati al conseguimento di affari con la nazione belga. A questo punto il re ordina al Ciambellano di corte, Anastasio (Christian De Sica), di escogitare una maniera affinché Letizia possa apparire nei rotocalchi e radicarsi al centro del gossip. Il Ciambellano (che nel parlato del film diventa Ciambellone, anzi Ciambello’…) escogita un piano per attirare l’attenzione dei giornalisti: la Principessa si deve innamorare di una persona estremamente povera, volgare e incolta, rinunciare alla corona e fidanzarsi, poi scova il “soggetto ideale”, ossia il napoletano Antonio De Biase (Alessandro Siani), un giovane squattrinato cronico, nullafacente e parassita, che campa di scrocco proverbiale, partecipando alle inaugurazioni di pizzerie, gelaterie ed enoteche per mangiare gratis. Per il giovane volgare e povero l’unica possibilità per rimanere a Corte è quella di seguire i consigli del Ciambellano di corte Anastasio, che gli propone di insegnargli l’etichetta. Il processo educativo è molto faticoso, ma alla fine riesce e additittura i ruoli di mentore e allievo si rovesciano quando Ciambello’ si innamora della fruttivendola Jessica (Serena Autieri), cugina di Antonio, e avrà bisogno di suggerimenti del suo allievo per tornare “popolano” e conquistare la donna che ama.

Alla fine Antonio- come in ogni buona fiaba che si rispetti- dopo aver imparato ad esser più “gentile” (nel senso letterario del termine)  conquista REALMENTE il cuore di Letizia, che abbandona il suo status di nobile e si trasferisce a Napoli e vivere con lui d’amore e di lavori temporanei.

Il tutto nella squisita sonorità del napoletano parlato da Siani, che in alcuni punti del film necessita di un interprete a fare da “collante” tra il personaggio del volgo e quello della patinata nobiltà, che alla fine però sarà licenziato da Ciambello’  in quanto ormai inutile, visto che i due si sono amalgamati a livello personale, amicale, morale ed espressivo.

Insomma, un film riuscitissimo, dal sapore delicato delle fiabe d’altri tempi, una sorta di “Pretty woman al contrario”, che non a caso ha avuto varie nominatio e soprattutto si è assicurato il miglior incasso del 2013!

Geniale Siani! Se questo  film è stato il suo esordio alla regia ci aspettiamo grandi cose da lui!

 

latineloqui69