Voglio mangiare il tuo pancreas

“Più che un viaggio di piacere mi sembra un sequestro di persona…”

Voglio mangiare il tuo pancreas

Comincio col dire che a causa dl titolo non avevo mai avuto particolare curiosità di vedere questo anime: chissà perché, mi aspettavo un film di tutt’altro genere. E invece…

Intendiamoci, non dovete aspettarvi un anime soft o una bella storia con tanto di happy ending, ma un racconto prezioso sul valore della vita sì!

Voglio mangiare il tuo pancreas (君の膵臓をたべたい Kimi no Suizō o Tabetai) è un film anime del 2018 diretto da Shinichirō Ushijima, tratto dal romanzo omonimo di Yoru Sumino del 2014. Dal romanzo sono stati tratti anche un manga nel 2016 e un film live action diretto da Sho Tsukikawa, distribuito nel 2017.

La storia vede ha per protagonisti due adolescenti coetanei e compagni di classe: Haruki Shiga è un ragazzo molto timido, con gli occhi tristi, chiuso e poco loquace, solitario e con pochi amici,  Sakura Yamauchi, invece, è sempre allegra e piena di vita, con gli occhi che sorridono, logorroica, spumeggiante e spesso imbarazzante e inopportuna.

Un giorno il ragazzo ritrova casualmente in un ospedale il diario segreto di Sakura che lei aveva perduto, e leggendolo scopre una terribile verità: la ragazza ha una malattia terminale al pancreas che la porterà alla morte in breve tempo. Il ragazzo diviene così custode del segreto di Sakura e decide di passare sempre più tempo con lei, per i giorni che ancora le rimangono da vivere. I due decidono di partire per una vacanza estiva dalla durata di un giorno, dove continuano la loro conoscenza. Finita la vacanza, Sakura invita Haruki a casa sua per prestargli il libro “Il piccolo principe” (esatto, proprio il capolavoro di Saint-Exupery che tutti conosciamo e amiamo!). Sakura e Haruki continuano a vedersi, fino a quando la ragazza non viene ricoverata in ospedale. Durante questo ricovero, Haruki andrà a trovare spesso Sakura, con la quale scapperà per poter osservare i giochi d’artificio.  Il ricovero che doveva essere di alcuni giorni, si  proroga però per altre due settimane.

La conclusione sarà più tragica di quella che state pensando, ve lo assicuro! Ci insegna che la vita, talvolta, può essere più ingiusta di quel che possiamo immagianrci… Eppure il messaggio del film è comunque positivo: è una sorta di “capre diem” in giapponese, che ci invita a goderci la vita attimo dopo atttimo, a capitalizzare attimi di felicità, ad assaporare le piccole gioie della vita, a costruire affetti e amori, perché fanno SEMPRE bene: alla mente, al corpo, alla costruzione di sé.

A voi, ora, scoprire il significato dell’espressione “inusuale” del titolo: “Voglio mangiare il tuo pancreas”.

Vi giuro che ne varrà la pena!

(Dati e immagine del film tratti da wikipedia.org)