Notte Nazionale del Liceo Classico 2020

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Le adesioni alla famosa Notte del Liceo Classico ideata sei anni fa dal famoso professor Rocco Schembra crescono ancora: da 433 dello scorso anno sono diventati 436 i licei classici italiani che il 17 gennaio si sono esibiti in sei ore di maratone di cultura in tutta Italia. E siamo ancora qui a chiederci il motivo di tanto successo…

il successo sta nella genialità dell’iniziativa, che non è solo evento mediatico, come crede qualcuno, ma anche e soprattutto progetto didattico, scommessa, sfida personale per gli studenti, veri attori (o attanti, se preferite…) di questo “open night” delle scuole alla cittadinanza. E quanto fervore si respora nei giorni precedenti alla Notte! Dovreste provare l’emozione di girare per i corridoi di uno di questi 436 istituti in orario antimeridiano o pomeridiano e incontrare i ragazzi che entrano nelle aule, ne escono, cercano materiale, contattano coetanei, chiedono incontri con segreteria e presidenza o chi per loro, fanno proposte concrete, ascoltano obiezioni e ribattono con argomentazioni sensate. Sono, in sintesi, gestori della propria scuola per qualche giorno! Non si tratta di un’autogestione, intendiamoci, perché di quell’evento esiste un regolamento nazionale che i ragazzi conoscono e rispettano alla lettera, senza fare troppe lamentele. Però si respira la stessa atmosfera delle “settimane dello studente”…

E allora ben vengano simili iniziative, se servono a mostrare al mondo intero quanto sono bravi i nostri studenti e quante competenze trasversali hanno! Se poi vengono fuori anche dei talenti nascosti, tanto meglio!

Vi riporto solo un dato, secondo me significativo: non ho mai visto usare tanto poco il dio-smartphone come in quei giorni di febbrile attività! Al loro posto, cartelloni, pannolenci, pasta modellabile, fotocopie, matite colorate, pennarelli, acrilici…

In sintesi, una sorta di Art Attack h 24.

Vorrà pur dire qualcosa, no?