Lady Oscar

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Lady Oscar (ベルサイユのばら Berusaiyu no bara – lett. “La rosa* di Versailles”), è un manga di Riyoko Ikeda, trasposto anche in una serie televisiva anime, trasmessa dal 1982 con lo stesso titolo del manga e dal 1990 come Una spada per Lady Oscar. Il titolo originale è spesso abbreviato dai fan in Berubara (ベルばら).

La serie è ambientata in Francia, negli ultimi anni dell’Ancien Régime, ma scende nel dettaglio della vita nella corte di Versailles e della famosa Rivoluzione francese del 1789.

La trama è complessa, interessante e storicamente attendibile anche nei dettagli.

La giovane Maria Antonietta d’Austria, figlia dell’imperatrice Maria Teresa, promessa in sposa al delfino di Francia Luigi Augusto, nipote di Luigi XV, giunge a corte. Le fa da scorta in ogni sua uscita Oscar François de Jarjayes, nobile sua coetanea, comandante della Guardia Reale, educata sin da bambina come un uomo. Tra le due giovani nasce subito una forte amicizia. Oscar assiste, a un ballo in maschera a Parigi, all’incontro tra Maria Antonietta e il conte svedese Hans Axel von Fersen, del quale entrambe le donne finiscono per innamorarsi. Madame Du Barry, favorita di Luigi XV, in diverse occasioni si trova a scontrarsi con Maria Antonietta: la delfina rifiuta di rivolgerle la parola per i suoi bassi natali e per la sua condizione di favorita, che considera immorale. Alla morte di Luigi XV, Luigi XVI e Maria Antonietta diventano sovrani di Francia e la contessa Du Barry è allontanata dalla corte. Nel frattempo i sentimenti che Maria Antonietta e Fersen nutrono l’un l’altra diventano palesi: quando iniziano a diffondersi maldicenze sulla loro relazione, il conte abbandona il paese. Maria Antonietta, sempre più infelice e sola, cade sotto l’influenza di una nobildonna, la contessa di Polignac, che diventa la sua favorita e spinge la regina a scialacquare denaro in occupazioni frivole, come la moda e il gioco d’azzardo.

Parallelamente si assiste alle traversie di due ragazze dei bassifondi di Parigi, Jeanne e Rosalie, che arrivano a corte per vie diverse. Figlie di un defunto nobile decaduto della dinastia dei Valois e di una donna povera, dimostrano caratteri e desideri diversi: Jeanne, scaltra e ambiziosa, abbandona la famiglia e riesce a farsi adottare da una nobildonna, che poi uccide dopo aver preparato un falso testamento a proprio favore; Rosalie, invece, candida ed estremamente affezionata alla madre, si dedica ad assisterla. Nel disperato tentativo di guadagnare quanto serve a comprare le medicine per la madre, Rosalie conosce Oscar: una sera ferma la sua carrozza e, credendola un uomo, le si offre. Oscar ride per l’equivoco, ma poi, commossa, le dona una moneta d’oro.

Qualche tempo dopo, la madre di Rosalie finisce sotto le ruote della carrozza della contessa di Polignac. In punto di morte, la donna rivela a Rosalie di non essere la sua vera madre e che quest’ultima è una nobildonna. Da quel momento Rosalie cerca di avvicinarsi a Versailles per trovare l’assassina della madre adottiva e vendicarsi di lei: finisce per diventare ospite di Oscar, che le fa impartire un’adeguata educazione e la introduce a corte. Per ironia della sorte Rosalie scopre che la sua vera madre è proprio la contessa di Polignac.

Dopo alcuni anni il conte di Fersen torna in Francia e inevitabilmente si riavvicina a Maria Antonietta che, non riuscendo a controllare i suoi sentimenti, rischia di far scoppiare uno scandalo. Anche su consiglio di Oscar, il conte decide di lasciare nuovamente il paese e si imbarca per andare a combattere oltreoceano con i rivoluzionari americani. La partenza del conte spinge Maria Antonietta a cambiar vita: dopo l’agognata nascita degli eredi, si allontana dalla vita di corte e si ritira con i suoi bambini nel Petit Trianon, una residenza privata, suscitando l’astio dell’alta nobiltà.

Jeanne Valois de la Motte organizza una truffa ai danni della corona: riesce a far acquistare, a nome di Maria Antonietta, una costosissima collana. È il celebre “Affare della collana”, che getta le prime ombre sulla reputazione pubblica della regina. Scoperta e arrestata, dopo un clamoroso processo in cui accusa Maria Antonietta, Jeanne viene condannata a essere marchiata a fuoco come ladra. Fersen torna dall’America: a un ballo a corte, Oscar si presenta in incognito vestita per la prima ed unica volta da donna, ma, danzando con Fersen, capisce che non potrà mai sostituire la regina nel cuore dello svedese. Si trova poi coinvolta nel caso del Cavaliere Nero, un ladro che compie numerosi furti ai danni dei nobili: nel tentativo di catturarlo, il suo fido scudiero André è ferito a un occhio, da cui perderà la vista. André rivela a Oscar di amarla da sempre, ma lei lo respinge.

Oscar decide di allontanarsi da corte: rinuncia al comando della Guardia Reale e ottiene dalla regina l’incarico di comandante del reggimento delle Guardie Francesi di Parigi. Anche André vi si arruola, per starle vicino. Intanto, il padre di Oscar, il generale Jarjayes, si pente di aver destinato la figlia alla carriera militare e ne auspica le nozze. Si propone Girodel, secondo di Oscar nella Guardia Reale, ma Oscar non accetta di sposarlo. Al comando della Guardia di Parigi, Oscar dovrà combattere per farsi accettare dai suoi nuovi indisciplinati soldati, riuscendo infine a ottenere la loro fiducia: in particolare quella di Alain de Soisson, amico di André, che a sua volta si innamora di Oscar.

Si consuma la tragedia di Maria Antonietta: subito dopo la morte del suo primogenito, inizia il turbine degli eventi che porteranno alla Rivoluzione francese. Oscar, scoprendosi anch’essa innamorata di André, si schiera dalla parte del popolo, a cui appartiene il suo amato, e dice addio alla regina. Di lì a poco i due innamorati muoiono: André è colpito da una pallottola vagante il 13 luglio 1789, mentre Oscar, già debilitata dai primi sintomi della tisi, cade durante i tumulti dell’assalto alla Bastiglia. Gli anni della rivoluzione travolgono Maria Antonietta, fino alla sua esecuzione sulla ghigliottina il 16 ottobre 1793.

La Storia che diventa cartone animato, nella genialità dei giapponesi in questo campo.

Si tratta, infatti, di un prodotto assolutamente storico ed affidabile, che presenta personaggi fittizi (ma verosimili, come avebbe detto Manzoni) insieme a personaggi reali e relamente esistiti nella modalità in cui sono rappresentati.

Tra i personaggi fittizi rientrano Lady Oscar, André Grandier e la sua famiglia.  Tra i personaggi storici rientrano ovviamente i Reali e i familiari, alcuni elementi della nobiltà (ad es. la contessa du Barry e la duchessa di Polignac) e del Terzo Stato (ad es. Robespierre). Il tutto per rendere più gradevole il prodotto, destinato all’infanzia (con qualche obiezione relativamente alle scene di cmbattimento e violenza…) ma fruibile ancora più nelle età immediatamente successivi, quando della famosa “Rivoluzione francese” sappiamo “qualcosa di più”: è allora che le scene della “Rosa di Versailles” riaffiorano nella memoria, a rendere più forte la nostra conoscenza storica!

La serie, messa in onda dalla giapponese NTV per la prima volta tra il 1979 e il 1980, si rivelò un clamoroso insuccesso in Giappone, tanto che in alcuni distretti fu interrotta al 24º episodio.  In Italia, invece, la serie riscosse presto un grande successo. Andò in onda per la prima volta, fino alla 37ª puntata, nel marzo 1982 su Italia 1 con il titolo Lady Oscar, lo stesso che i produttori giapponesi avevano scelto per il film dal vivo diretto da Jacques Demy. Già in questa versione la serie presentava censure nei dialoghi e nelle sequenze video. Nella stagione televisiva successiva (1982-1983), l’anime fu replicato all’interno della trasmissione Bim Bum Bam, con l’aggiunta delle puntate inedite in Italia, presentate come una “seconda serie”. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, Mediaset decise di cambiare il titolo in Una spada per Lady Oscar.

Nel 2009 è stato rappresentato in Italia Lady Oscar. François – Versailles Rock Drama, un musical in due atti liberamente ispirato al manga di Riyoko Ikeda, diretto da Andrea Palotto, che è autore anche dei testi e delle musiche.

Il regista francese Jacques Demy scrisse con Patricia Louisianna Knop una sceneggiatura basata sul manga per un film con attori in carne e ossa. Divenne una coproduzione franco-giapponese, intitolata Lady Oscar, diretta dallo stesso Demy e girata in Francia. Il film, pur molto condensando la trama del manga, godette di un discreto successo. Per la parte di Oscar fu scelta l’attrice Catriona MacColl, mentre Oscar bambina fu interpretata da una giovanissima Patsy Kensit.

Inoltre  Oscar compare insieme ad Andrè nell’episodio Folle amore a Versailles della serie Le nuove avventure di Lupin III, in cui il ladro gentiluomo se ne innamora, pur credendola un maschio. Sempre con Andrè, Oscar compare in un episodio della serie Hamtaro, nelle vesti di un veterinario. Nella prima stagione della serie animata Pokémon i membri del Team Rocket Jessie e James compaiono con vestiti simili a quelli di Oscar (Jessie) e di Maria Antonietta (James).

Questo a testimonianza del suo successo mondiale!

* La traduzione corretta è al plurale: l’autrice ha spiegato che Oscar è la rosa bianca, Maria Antonietta quella rossa, Madame de Polignac la rosa gialla, Rosalie un bocciolo di rosa e Jeanne la rosa nera.

Fonte: Wikipedia, l’enciclopedia libera

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