L’allieva ♥️

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L’allieva Alice Allevi, per gli amici “Sacrofano”

“L’allieva” è una serie televisiva italiana prodotta dal 2016 e trasmessa da Rai 1. Creata da Peter Exacoustos insieme ad Alessia Gazzola, è tratta dai romanzi della stessa scrittrice incentrati sulle vicende del medico legale Alice Allevi. Finora sono andate in omda una prima e una seconda stagione, rispettivamente nel 2016 e nel 2018).

Comincio col dire che OVVIAMENTE non si tratta di un film vincitore di oscar o altro. Ma a me piace! è di una gradevolezza unica, leggero quanto basta, comico al punto giusto. Se poi a tutto questo aggiungiamo l’ormai indiscutibile bravura della protagonista Alessandra Mastronardi e la detestabilità del bravissimo Lino Guanciale… il gioco è fatto! Ne viene fuori una fiction d’eccezione, di cui noi fans attendiamo con ansia la terza stagione, che sappiamo essere stata già girata!

La trama è semplice, ma non per questo scontata:  Alice Allevi (Alessandra Mastronardi) è una studentessa di medicina indecisa sul proprio futuro. Dopo la morte della badante di sua nonna scopre la sua strada: la medicina legale. Frequentando l’Istituto di medicina legale si imbatte nel carismatico ed arrogante dottor Claudio Conforti (Lino Guanciale), del quale si infatua e con cui si crea una forte intesa. Ma è anche affascinata dal giovane, sincero e simpatico Arthur Malcomess, (Dario Aita), figlio del direttore del suo istituto, “il Supremo” (Ray Lovelock nella prima stagione,  Tullio SOlenghi nella seconda).  E poi non dimentichiamo il suo rapporto con il fratello Marco (Pierpaolo Spollon),  una sorta di “caso disperato”, che non ne fa una giusta né con i parenti né con le donne di cui si innamora, in primis Yuchino (Jun Ichikawa), la ragazza giapponese che divide l’appartamento con Alice. E poi ci sono le immancabili rivalità nel mondo del lavoro, fatto di arrivismo e competizione, spesso cattiveria. Emblematica la figura della bellissima e odiosa Ambra (una bravissima Martina Stella), un modello innarrivabile secondo Alice, ma non necessariamente la vincente in tutto.  E per fortuna ci sono le forti e stabili amicizie, quelle che salvano in ogni occasione, Lara e Paolone  prima di tutti!  E poi c’è la modernissima nonna Amalia, simpatica e pettegola, che vive a Sacrofano, il porto contro ogni tempesta, il nido di pascoliana memoria. Infine, ultima ma non ultima, l’incubo di Alice, “la Wally”, ovverosia la professoressa Boschi (Giselda Volodi). Non si sopportano, almeno apparentemente. Lei sembra provare gusto ad assegnare all’allieva ricerche impossibili o lavori mortificanti, sembra sperare che non ce la faccia, sembra volerle mettere sempre i bastoni tra le ruote. Solo alla fine si scoprirà che è, in realtà, il suo mentore. Magari non così affettuoso ed empatico, ma sicuramente un mentore di ciò che Alice diventerà, giorno dopo giorno. Prova dopo prova. Fallimento dopo fallimento. Mattone dopo mattone.

Una specie di moderno romanzo di formazione, dunque, ovviamente riadattato al piccolo schermo e alle sue leggi di gradimento e share. Nulla di eccezionale, ma sicuramente un prodotto gradevole e delicato, che fa venire voglia di leggere i libri di Alessia Gazzola, dalla cui penna  tutto ha avuto origine.

Credo che li comprerò…