La luce che c’è dentro le persone

La luce che c’è dentro le persone- Banana Yoshimoto, 2010

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Edito nella collana ZOOM Flash, il breve racconto di Banana Yoshimoto gira intorno al concetto di luce, realisticamente e metaforicamente inteso. La sensibilità dell’autrice (ma anche la sua sensibilità orientale) ce ne presenta sfaccettature diverse, che non sempre noi occidentali riusciamo a comprendere.

La trama è incentrata su un’amicizia infantile che segnerà tutta una vita e ci presenta una lunga riflessione sulle misteriose luci interiori che ci affratellano e ci rendono diversi.

Le frasi più belle (ed enigmatiche allo stesso tempo) sono a mio avviso le seguenti:

“La presenza umana manda luce, sicuramente. Perciò uno la guarda con desiderio, e gli viene voglia di tornare a casa.”

“E’ la luce che c’è dentro le persone nelle case che dà una sensazione di allegria e di calore perché si riflette fuori. Infatti spesso ci si sente tristi anche quando le luci sono accese.”

Per chi non la conoscesse già, Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico caso letterario. Dei suoi romanzi, tutti pubblicati da Feltrinelli, ricordiamo: Andromeda HeightsIl Regno 1 (2014), Il dolore, le ombre, la magia. Il Regno 2 (2014), Il lago (2015), Il giardino segreto. Il Regno 3 (2016), Another World. Il Regno 4 (2017), ma anche alcuni racconti nella collana digitale Zoom (Moonlight Shadow, 2012, Ricordi di un vicolo cieco, 2012, La luce che c’è dentro le persone, 2011). Inoltre ha vinto il premio Scanno nel 1993, il premio Maschera d’Argento nel 1999 e il premio Capri nel 2011.

 

(dati biografici tratti da wikipedia)