La prima sorsata di birra

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Titolo completo: La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita.

Un unico piccolo volume, formato però da ben 34 capitoli indipendenti tra loro, ognuno dei quali dedicato ad un sapore, un rumore, un torpore, un languore, uno stupore, una sensazione, un oggetto, un fatto, un luogo, un momento, un libro.  “La prima sorsata di birra” è uno di essi. In questo modo Philippe Delerm rievoca e condivide con noi piccoli piaceri della vita e sensazioni dimenticate (o solo sopite dentro di noi?), istanti preziosi nella loro semplicità e ordinarietà: oltre alla prima prima sorsata di birra, le more nei boschi d’estate, le conversazioni attorno al tavolo di cucina sgranando piselli, il profumo delle mele in cantina, la voce di chi si ama che dice più di quanto dicano le parole, il rosso cupo di un bicchiere di Porto da centellinare, il lieve fruscio della dinamo contro la ruota durante una pedalata notturna… Istanti preziosi, che vanno colti nella loro immediatezza e assaporati con tranquillità.

Un esempio per tutti: “Questa piccola ghiottoneria nel freddo, mentre chiacchieriamo: come se il mattino invernale diventasse croissant dentro di noi, come se noi diventassimo forno, casa, rifugio (…). Comincia il giorno, e ci siamo già presi il meglio” (da “Il croissant per strada”): poesia pura che si fa prosa semplice, essenziale, come le sensazioni rievocate.

Ultma osservazione, di tipo biografico: Philippe Delerm (Auvers-sur-Oise, 27 novembre 1950) è uno scrittore francese; figlio di insegnanti, Philippe Delerm si è laureato in lettere alla facoltà di Nanterre prima di diventare insegnante a sua volta. Questo suo tatto biografico è perfettamente tangibile nel registro linguistico e nel lessico usato: essenziale, conciso, quotidiano, comprensibilissimo.

Bellissimo.

 

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