La famiglia come schiavitù?

Letteratura in pillole,

per la riflessione del giorno:

“(…) E il primo padrone sarò io che  senza volerlo, magari senza saperlo, ti imporrò cose che son giuste per me e non per te (…). Io che ti nutrirò, io che ti coprirò, io che ti laverò, io che ti porterò in braccio. Poi incomincerai a camminare da te, a mangiare da te, a scegliere da te dove andare e quando lavarti. E allora sorgeranno altre schiavitù. I miei consigli. I  miei insegnamenti. Le mie raccomandazioni(…). Infine (…) io ti lascerò partire, ti lascerò attraversare la strada da solo, col verde e col rosso. Ti ci spingerò. Ma questo non aumenterà la tua libertà perché mi resterai incatenato con la schiavitù degli affetti, la schiavitù del rimpianto. Alcuni la chiamano schiavitù della famiglia. Io non credo alla famiglia. La famiglia è una menzogna costruita da chi organizzò questo mondo per controllare meglio la gente, sfruttarne meglio l’obbedienza alle regole e alle leggende. Ci si ribella più facilmente quando si è soli, ci si rassegna più facilmente quando si vive con altri.  La famiglia non è che il portavoce di un sistema che non può lasciarti disubbidire, e la sua santità non esiste”.

(Oriana  Fallaci, Lettera a un bambino mai nato, 1993)

FAMIGLIA in una foto rétro

FAMIGLIA in una foto rétro

(immagine tratta da www.pinterest.it)