Non è mai troppo tardi

“Ma il mestiere qual è? Aiutare il bambino o aiutare il Ministero a compilare atti d’ufficio?”

Alberto_Manzi_-_Non_è_mai_troppo_tardiCominciamo da principio…

Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell’adulto analfabeta fu un programma televisivo curato da Oreste Gasperini, Alberto Manzi e Carlo Piantoni, che nella sua edizione più conosciuta, quella dal 1960 al 1968, fu mandata in onda dalla RAI dal  lunedì al venerdì, prima sul Programma Nazionale e poi sul Secondo Programma. La trasmissione era organizzata con il sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione con il fine di insegnare a leggere e a scrivere agli Italiani che non ne erano ancora in grado pur avendo superato l’età scolare. Si trattava di autentiche lezioni, tenute da Manzi a classi formate da adulti analfabeti, nelle quali venivano utilizzate le tecniche di insegnamento moderne, oggi potremmo dire “multimediali”, giacché ci si serviva di filmati, supporti audio, dimostrazioni pratiche, nonché della mano del maestro Manzi che, con rapidi tratti di carboncino (che talvolta si spezzava…), disegnava schizzi e bozzetti su una lavagna a grandi fogli, l’abtanato della nostra Lim. Il programma, che letteralmente riempiva i bar e i luoghi in cui era disponibile un televisore acceso e una buona quantità di sedie, ebbe un importante ruolo sociale ed educativo, contribuendo all’unificazione culturale della nazione tramite l’insegnamento della lingua italiana e abbassando notevolmente il tasso di analfabetismo, particolarmente elevato nell’Italia degli anni Sessanta. Grazie a queste lezioni a distanza, infatti, quasi un milione e mezzo di persone riuscì a conseguire la licenza elementare. Il progetto ebbe inoltre un grande successo internazionale, in quanto fu imitato da settantadue Paesi.

Claudio Santamaria nei panni del maestro Manzi

Claudio Santamaria nei panni del maestro Manzi (qui insieme alle sorelle Kessler in una famosa scena del film)

 

Il 24 e 25 febbraio 2014  Rai 1 ha mandato in onda una minifiction dedicata proprio a quel  programma, dal titolo Non è mai troppo tardi, che racconta la vita dell’insegnante Alberto Manzi, interpretato da Claudio Santamaria, con le musiche di Stefano Lentini e la regia di Giacomo Campiotti.

Nella trama, Alberto Manzi vuole fare il maestro all’età di venti anni, in pieno dopoguerra. Riesce ad avere la cattedra soltanto in un carcere minorile. Successivamente viene trasferito in una vera e propria scuola, ma questa strada gli sembra inadeguata. Accanto a lui la bellissima e sempre più brava Nicole Grimaudo, che lo sostiene e lo rafforza nella sua missione. Nel frattempo la Rai, tra le sue prime trasmissioni, decide di realizzarne una mediante la quale educare e istruire milioni di italiani. Dopo un’accurata ricerca e una selezione sopraffina, tocca a Manzi l’onore di diventare il maestro nazionale. Prima, però, c’è da risolvere un piccolo problema: un provvedimento disciplinare per omissione di atti d’ufficio. Ed è qui che la figura del Maestro Manzi diventa epica: egli davanti alla commissione giudicante chiede aiuto e confessa di non essere in grado di mettere i voti, perché nessuno glielo ha insegnato. Al contrario, il suo sistema educativo prevede l’incitamento, sempre, come scrive in una toccante lettera di fine anno a tutti i suoi alunni:  “Non rinunciate mai, per nessun motivo, sotto nessuna qualsiasi pressione, ad essere voi stessi!”.

Se non è missione di insegnamento questa… 😉

(dati essenziali e immagine tratti da wikipedia.org)