On my own

nikka costa nel 1981                                              (Out Here) On My Own

(Nikka Costa)

Sometimes I wonder where I’ve been
Who I am, do I fit in
Make belivin’ is hard alone
Out here on my own
We’re always provin’ who we are
Always reachin’ for that risin’ star
To guide me far and shine me home,
Out here on my own.
When I’m down and feelin’ blue
I close  my eyes so I can be with you
Oh baby, be strong for me,
Baby, belong to me
Help me through, help me need you.
Until the morning sun appears
Making  light of all my fears,
I dry the tears I’ve never shown
Out here on my own.
When  I’m down and feelin’ blue
I close my eyes so I can be with you
Oh baby, be strong for me,
Baby, belong to me
Help me through, help me need you.
Sometimes I wonder where I’ve been
Who I am, do I fit in
I may not win but I can’t be strong,
Out here on my own, on my own
On my own…
HOWES, BRIAN/HOGGARD, JACOB/ROSIN, DAVE/CRIPPIN, CHRIS
Lyrics © EMI Music Publishing
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Nikka Costa, nome d’arte di Domenica Costa (Tokyo, 4 giugno 1972), è una cantante statunitense, figlia del compositore e arrangiatore Don Costa e della cantante Terry Ray. Grazie al padre durante la sua infanzia è circondata da musicisti famosi e viaggia con lui per tutto il mondo. A 5 anni registra un singolo con il cantante hawaiano Don Ho. La sua carriera di cantante inizia nel 1981 con la registrazione della canzone (Out Here) On My Own, già nota negli Stati Uniti d’America in quanto parte della colonna sonora del film Saranno famosi, interpretata da Irene Cara. Il singolo, registrato a Milano con il direttore d’orchestra Victor Bach e prodotto da Danny B. Besquet e Tony Renis, rimane per ben  quattordici settimane al 1º posto in Italia, per nove settimane al 1º posto in Spagna e per cinque settimane al 1º posto in Francia. La canzone inoltre raggiunge il 7º posto in Svizzera e il 32° nei Paesi Bassi, diventando una hit mondiale, ad eccezione degli Stati Uniti d’America, volutamente evitati da Don Costa che voleva mantenere l’infanzia della figlia priva di problemi derivanti da un eventuale successo.  Dopo un lungo periodo di ritiro dalle scene cominciato con la morte del padre (avvenuta nel 1983), registra l’album pop Here I Am… Yes, It’s Me (Loca tentación) pubblicato, per adempiere ad un obbligo contrattuale, nel 1989. Nel 1990 partecipa al Festival di Sanremo in cui, abbinata a Mietta e Amedeo Minghi, si esibisce con All for the Love (versione inglese di Vattene amore) e successivamente parte in tour col cantautore Stefano Sani. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, la Costa decide di allontanarsi dal pop e cambiare genere, avvicinandosi al funk e al soul.

Insomma, parliamo di una “bimba prodigio”, una piccolissima bambina che in età scolare già canta con una potenza vocale e una capacità espresiva mirabolanti. E sì che all’epoca i casi di enfant prodige si contavano sulle dita di una mano: mi vengono in mente le bravissime Shirley Temple, Andrea del Boca, Jodie Foster e poche altre…

La ricordo sulla copertina di un famoso settimanale dell’epoca, TV Sorrisi e Canzoni (che esiste ancora oggi, ma allora era “la copertina delle copertine”…) con la sua tipica espressione da furbetta e il naso a patata, vestita di una maglietta a quadretti rossi e bianchi. Ricordo l’emozione di ricevere da mia mamma in regalo il  suo 45 giri, che ho poi sentito e risentito fino a consumarlo, e che non credo di aver mai buttato via…

Il rischio era che si “bruciasse”, come capita a tante meteore, diventate VIP troppo presto… Eppure oggi continua a cantare ed è arrivata ad 11 album, il che vuol dire che non si è trattato di una delle tante meteore della storia dello spettacolo! Ed  è tanto bella quanto lo era da bambina!

oggi

latineloqui69

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