Il divin codino

“Cosa si prova ad essere il diciottenne più pagato d’Italia?”

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“Il Divin Codino” è un film biografico del 2021 diretto da Letizia Lamartire e incentrato sulla vita del calciatore Roberto Baggio, con Andrea Arcangeli, Andrea Pennacchi, Thomas Trabacchi e Martufello, tutti credibilissimi nei rispettivi ruoli!

Roberto Baggio (Arcangeli) è una giovane promessa del calcio che sogna di vincere il mondiale con la maglia della nazionale italiana in una finale contro il Brasile, come promesso al padre durante la finale del 1970 a soli tre anni, disputata proprio tra le due selezioni. I suoi sforzi vengono premiati nel 1985, quando viene ingaggiato dalla Fiorentina che lo prende dal Vicenza per la cifra di 2,7 miliardi di lire, sebbene la notizia non venga accolta con particolare entusiasmo dal suo severo genitore. Durante l’ultima partita con i veneti, Roberto subisce un gravissimo infortunio che rischia di comprometterne la carriera, ma nonostante tutto la società viola decide ugualmente di ingaggiarlo: tra lo sconforto iniziale trova comunque la forza di reagire grazie ai propri genitori e alla sua ragazza Andreina. Tuttavia, la lontananza dagli affetti lo precipita in una grave crisi interiore, che riuscirà a risolvere grazie al suo incontro con la fede buddista, alla quale si avvicina su consiglio di un amico. Finalmente, Roberto ritrova fiducia in sé ed ottiene la sua prima convocazione in Nazionale. Qualche anno dopo diventa la stella della selezione azzurra per il Mondiale del 1994. Il suo rapporto con il C.T. Arrigo Sacchi è complicato, anche a causa dello scarso rendimento della squadra nella fase a gironi della competizione. Roberto riuscirà a sbloccarsi e guiderà i suoi fino alla finale, ma purtroppo, durante la semifinale contro la Bulgaria, si infortuna lievemente. Il C.T. deciderà comunque di puntare su Roberto che, fatalmente, perderà la finale proprio contro il Brasile sbagliando l’ultimo tiro dal dischetto. L’errore tormenterà a lungo Roberto, fino all’estate del 2000, quando è senza squadra, con la fama di essere un giocatore ingestibile ed ormai sul viale del tramonto. Baggio, però, sogna di partecipare all’ultimo mondiale della sua vita, che si terrà nel 2002 in Giappone. Quando nessuno sembra credere più in lui, se non squadre straniere, Baggio riceve la chiamata del Presidente del Brescia, Gino Corioni, e del suo allenatore, Carlo (“Carletto”) Mazzone. Roberto sembra, quindi, poter raggiungere il suo ultimo sogno, memore della promessa fatta da bambino a suo padre. L’inizio della stagione 2001-2002 è positivo e Roberto incontra il nuovo C.T. azzurro, Giovanni Trapattoni (“il Trap”), il quale gli promette di tenerlo in considerazione se alla fine del campionato si troverà in forma. L’ennesimo infortunio getta Baggio nello sconforto, ma grazie al sostegno della famiglia e dell’amico-procuratore Vittorio rinuncia al proposito di ritirarsi e torna in campo dopo soli 77 giorni dal terribile incidente sul campo. Nonostante gli sforzi, Roberto viene escluso dalla rosa dei convocati per il mondiale. Non gli resterà altro che trovare rifugio nell’affetto della famiglia (in maniera particolar del “ritrovato” padre) e degli amici, nonché nell’amore dei tifosi che lo ha accompagnato per tutta la carriera.

Chi mi conosce bene sa che non sono una malata del pallone, eppure certi personaggi sono ben noti a tutti perché hanno fatto la storia del calcio! Il presente film, poi, ha il merito di presentarcelo da un’ottica particolare: non quella del vip strapagato, capriccioso e montato, ma quella dell’uomo sofferente, sfortunato, sempre in debito con la vita.

Per questo ci riesce più simpatico! 😉

(dati della trama tratti da wikipedia.org)