Puoi baciare lo sposo

baciare lo sposo

Bella… È uno scherzo?” 

Basato sulla commedia My Big Gay Italian Wedding di Anthony J. Wilkinson, il film del 2018 diretto da Alessandro Genovesi è interpretato da tre coppie perfette: Salvatore Esposito e Cristiano Caccamo (i fidanzati Paolo e Antonio), Diego Abatantuono e Monica Guerritore (Roberto e Anna, i genitori di Antonio), Dino Abbrescia e Diana Del Bufalo (Donato e Benedetta, i coinquilini di Antonio e Paolo).

Si tratta della classica “commedia all’italiana”, ma la sua trama non è delle più scontate, anzi… A Berlino, dove lavorano, convivono e vivono felicemente le loro vite, Antonio e Paolo decidono di sposarsi. Decidono quindi di partire per l’Italia a Pasqua, per comunicare la bella notizia ai loro genitori. A loro due si uniscono i due simpatici coinquilini, Donato e Benedetta, sicché si forma un bel gruppo di viaggio… La prima tappa è Civita di Bagnoregio, dove vive la famiglia di Antonio. Il padre di Antonio, Roberto, sindaco progressista del paese, che ha fatto dell’accoglienza e dell’integrazione i punti di forza della su politica, è letteralmente scioccato e all’inizio crede che si tratti di uno scherzo, peraltro di pessimo gusto, per lui. Sua madre, invece, si dichiara entusiasta di partecipare al matrimonio del figlio, ma a delle condizioni: dovrà essere celebrato a Civita; lei dovrà poter assumere il famoso wedding planner Enzo Miccio; dovrà essere il marito, in qualità di sindaco, ad officiare la cerimonia; e, soprattutto, dovranno partecipare anche i genitori di Paolo (solo la madre, visto che il padre non c’è più…). Roberto da subito si rifiuta di officiare il rito, per cui Anna, ferma e irremovibile, lo caccia via (“Lascia le chiavi di casa!”) e lui se ne va mesto al municipio, dove lavora e dove ricava una piccola stanzetta per vivere, deciso a non seguire la moglie nella sua follia.

Il gruppo di amici si reca poi a Napoli, dalla madre di Paolo, che lui non vede da anni in quanto non ha mai accettato la sua omosessualità, per invitarla al matrimonio. E anche qui non sarà tutto facilissimo… In tutto questo, c’è spazio anche per l’ex fidanzata di Antonio, Camilla, una ragazza instabile che è ancora innamorata di lui, e che le prova tutte per riconquistarlo e per farlo recedere dalla sua omosessualità dichiarata.  Il film si chiude con una scena festosa, accompagnata da canzone appropriatissima: “Don’t Leave Me This Way”: a voi scoprirne il motivo. Alessandro Genovesi, dunque, complici i bravissimi Salvatore Esposito e Cristiano Caccamo, ma anche e soprattutto le due certezze cinematografiche Diego Abatantuono e Monica Guerritore, affronta una tematica non facilissima: l’accettazione della diversità. Facile dirsi aperti e tolleranti, quando si tratta di altri e di persone lontane da noi. Altro è quando si tratta dei propri figli! Siamo proprio sicuri di saper pensare SOLO al loro bene e alla loro felicità?

Riflettiamo, gente, riflettiamo!

(Dati e linee essenziali della trama tratti da wikipedia.org)