Non è mai troppo tardi

“Io so che quando è morto i suoi occhi erano chiusi, il suo cuore era aperto”

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Non è mai troppo tardi (The Bucket List) è un film del 2007 diretto da Rob Reiner e con protagonisti Jack Nicholson e Morgan Freeman.

Edward Barryman Cole (Nicholson) è un ricco e burbero imprenditore proprietario di numerose strutture ospedaliere, che accusa un malore durante una riunione d’affari e viene ricoverato in una delle sue strutture. Lì viene sistemato nella stessa stanza di Carter Chambers (Freeman), un meccanico con la passione per la cultura, ricoverato per dei continui problemi di salute causati da un cancro.

A Edward viene diagnosticato un sarcoma al cervello con poche probabilità di guarigione, perciò viene immediatamente operato e successivamente sottoposto a chemioterapia. Nel frattempo, dopo un’iniziale diffidenza da parte di Edward,  che avrebbe preferito una stanza singola, i due malati cominciano a conoscersi sempre meglio  e incredibilmente diventano buoni amici.

Nonostante le cure a cui entrambi vengono sottoposti il dottor Hollins comunica, prima a Edward e successivamente a Carter, la medesima e infausta prognosi: sei mesi di vita, al massimo un anno. Sapendo di dover morire a breve, Carter decide di svolgere un esercizio che un suo vecchio professore di filosofia gli aveva assegnato ai tempi dell’università, ossia di scrivere una lista di cose da fare prima di morire. Edward si unisce a Carter aggiungendo attività ben più ambiziose dell’amico (come baciare la donna più bella del mondo o fare paracadutismo) e lo esorta a completare questa lista prima di morire insieme a lui. Carter è inizialmente dubbioso, ma alla fine cede. E così, lasciato l’ospedale, i due amici cominciano a coronare i loro ultimi desideri: fanno paracadutismo, visitano bellezze in giro per il mondo, guidano una macchina da corsa in un circuito.

Toccante la scena finale, che dà un senso a tutto il film, e che non starò qui a rivelarvi…

Un film importante e toccante, che tratta il tema della malattia, della vita e della morte, della paura di morire, ma anche dell’amicizia, dell’amore, della ricerca della felicità nelle piccole cose. Insomma, un invito a riscoprire le fonti di felicità e benessere e a godersi la vita, giorno per giorno. Una sorta di “carpe diem” oraziano riversato su pellicola…

Geniale…

 

(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)