Fatherhood

“Due baci: uno da mamma e uno da me”

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“Un padre”, titolo originale “Fatherhood”, è un film drammatico diretto da Paul Weitz, che racconta la storia di un vedovo alle prese con il difficile compito della paternità. Il film è tratto dal libro di memorie “Two Kisses for Maddy: A Memoir of Loss and Love” del 2011, di Matthew Logelin. È quindi ispirato ad una storia vera. Originariamente destinato ad essere rilasciato nelle sale da Sony Pictures Releasing, il film è stato venduto a Netflix durante la pandemia da COVID-19 ed è stato rilasciato digitalmente il 18 giugno 2021. Interpreti Kevin Hart, Alfre Woodard, Frankie R. Faison, Lil Rel Howery, DeWanda Wise, Anthony Carrigan,Melody Hurd e Paul Reiser.

La trama è devastante sin dalla scena iniziale, in cui conosciamo due quasi-genitori alle prese con le felici incombenze da quasi-nascita del loro primo figlio, Matthew Logelin  e Liz. La donna muore dopo un inaspettato parto cesareo precoce, seguito da una fatale embolia polmonare. Al suo funerale ci sono il padre vedovo, i suoi migliori amici Jordan e Oscar, sua madre Anna, così come i genitori di Liz, Marion e Mike. Dopo la fine delle esequie Matthew si ritrova padre single della figlia, la bellissima Maddy (la piccolissima ma già bravissima Melody Hurd). I primi mesi di cura della figlia sono difficili, specialmente dopo che sia i genitori di Matt che quelli di Liz sono tornati a casa. Egli non sa dove metter mano con quella neonata che piange, piange e ha bisogno di tutto. Rischia anche di perdere il suo lavoro. Ma riesce a crescerla da solo. Molti anni dopo, Matthew incontra una donna di nome Lizzie (praticamente lo stesso nome della prima moglie, ironia della sorte…) e prova a riprendere in mano la propria vita… Ovviamente non sarà facile…

Il film ha ricevuto recensioni opposte. A me è piaciuto MOLTISSIMO: triste e angosciante nella prima parte, diventa motivante e foriero di buone speranze nella seconda.

Complimenti al regista Paul Weitz, che in una sola pellicola riesce a mettere insieme tante tematiche quotidiane e “importanti” come la morte improvvisa, l’affettuosa ma inopportuna ingerenza di genitori e suoceri, la difficoltà di crescere un figlio da soli, il problema del lavoro.

Insomma, un capolavoro di impegno. Sociale, psicologico e relazionale.

Non è poco, no?

Da non perdere!

(dati essenziali della trama tratti da wikipedia.org)