Addio, Maestro Morricone!

Il maestro Ennio Morricone

Il maestro Ennio Morricone

Anche il grande Maestro Ennio Morricone ci ha lasciato ed è andato, come si dice in questi casi, ad insegnare agli angeli a suonare… È morto oggi al Campus Biomedico di Roma a 91 anni per le complicanze seguite ad un intervento.
Una vita dedicata alla musica. Novantuno anni  passati a creare Bellezza, riversata in più di 500 film che hanno avuto l’onore di essere arricchiti dalle sue colonne sonore. Nel 2016 aveva avuto anche una stella a lui dedicata sulla Walk of Fame (la numero 2574), come le grandi Star. Come era lui, pur non essendolo in apparenza… A detta di chi lo ha conosciuto bene, infatti, nonostante la nomea internazionale, i numerosi riconoscimenti e premi, tra cui anche due prestigiosi Premi Oscar, era rimasto umile e modesto. Ho riascoltato in serata una sua intervista rilasciata recentemente a Fabio Fazio nel suo programma “Che tempo che fa” e mi sono emozionata. Che uomo! Che sensibilità! Che altezza di ingegno! Ha intrattenuto per vari minuti il suo simpatico intervistatore con ciò che gli scatenava dentro la semplice e apparentemente neutra parola “fare”: un verbo sin troppo banale per chiunque di noi, un oceano di musicalità per lui, che dietro ci vede le due note musicali fa + re in tutte le loro modulazioni, di per sé sufficienti a creare una bella melodia… Ma ci rendiamo conto?  Per questo, anche se una simile persona ci ha lasciato, il suo ingegno non ci lascerà mai! La sua musica vivrà per sempre e continuerà a stupirci, come solo i grandi musicisti hanno sempre fatto!
Per me, Morricone sarà sempre qualcuno dei “suoi” film che ho amato da impazzire, come “Bianco, rosso e verdone”, “Sacco e Vanzetti”, “Nuovo Cinema Paradiso”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, solo per citarne alcuni..
Ma sarà sempre anche il ricordo di una gita fuori porta di circa quindici anni fa con la mia famiglia. Era una calda mattina di piena estate e decidemmo di andar a rinfrescarci dall’afa romana in un’amena località vicino Roma, per una passeggiata, una bella boccata d’aria sana, quattro chiacchiere in mezzo alla natura e un pranzo insieme ad una coppia di amici, che qui chiameremo Roberta e Mauro. Giornata bellissima e rilassante, completata da un buonissimo pranzo in un ristorante del posto, che uno di noi diceva di conoscere già… A fine pranzo, mentre uscivamo dalla locanda, passammo davanti ad un signore distinto seduto ad un tavolo non lontano dalla porta: il viso era conosciuto, ma nessuno di noi aveva capito chi fosse. Solo varcando la porta sentii il padrone del ristorante che lo chiamava “Maestro”. Sono bastati pochi attimi perché avessimo un’illuminazione. Era lui, il Maestro per antonomasia, che ordinava il menu come uno qualsiasi di noi… Non mi sono mai perdonata di NON essere tornata indietro a chiedergli un autografo!
Oggi scopro su Internet che aveva predisposto il suo testamento; fin qui nulla di straordinario, al limite… Ma che parole in quel testo autografo! Che tenerezza nei pensieri dedicati ad ognuno dei suoi cari! E poi, la faccenda delle indicazioni relative alle sue esequie: aveva predisposto da tempo di non avere nulla più di un semplice funerale privato. Motivo? “Per non disturbare”…

Per tutto questo e per tanto altro ancora, inimitabile Maestro, ti ringraziamo e ti ringrazieremo sempre!