Momenti di trascurabile felicità

“Il tempo che Le spetta sarebbe…un’ora e mezza.

Ma siccome Lei è un bravo ragazzo, un’ora e 32″.

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“Momenti di trascurabile felicità” è un film del 2019 diretto da Daniele Luchetti con protagonista Pif.

La pellicola è l’adattamento cinematografico dei romanzi “Momenti di trascurabile felicità” (2010) e il sequel “Momenti di trascurabile infelicità” (2015), scritti da Francesco Piccolo, cosceneggiatore del film insieme a Luchetti. Pif  è Paolo Federici, sposato e padre di famiglia; all’inizio del film rimane vittima di un incidente stradale: all’incrocio con un semaforo, in sella al suo scooter, viene letteralmente travolto da un camion. Subito dopo Paolo si rivede in paradiso. Dopo aver provato a dire: “C’è un errore!” capisce la gravità di quello che e successo. All’inizio non se ne fa una ragione. La sua prima riflessione è: “In linea teorica, la morte è una cosa naturale e lo accetto. Ma è proprio il mio corpo che non è pronto…”

Come dargli torto? Alla fine cede. Accompagnato da un angelo, Paolo ha a disposizione solo un’ora e trentadue minuti, durante i quali vorrà sistemare tutte le faccende importanti lasciate in sospeso, ma alla fine dovrà accontentarsi di trascorrere i suoi novantadue minuti in piccoli “momenti di trascurabile felicità”. Il problema è essenzialmente il traffico: “nel traffico il tempo scivola via senza frutto!”.

La voce di Pif, inconfondibile, fa da voce narrante e da spunto di riflessione.

E quella bellissima canzone di sottofondo? Quella per me è e sarà sempre la colonna sonora di una scena dolcissima de “La finestra di fronte!”. E qui ha la stessa dolcezza e significatività!

Complimenti al regista!

(Dati essenziali del film tratti da www.wikipedia.org)