Il giorno e la notte

Rivivere un incubo

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“Il giorno e la notte”,  film drammatico del 2020 diretto da Daniele Vicari, con Isabella Ragonese, Francesco Acquaroli, Matteo Martari, Vinicio Marchioni, Dario Aita, Elena Gigliotti, Barbara Esposito, Milena Mancini, Giordano De Plano, è ambientato in un futuro prossimo, nel quale un attentato terroristico su Roma costringe la popolazione a vivere in casa, senza mai poter uscire. Esattamente: un lockdown, come quello ben noto che ci ha visto rinchiusi dentro casa da un giorno all’altro per quasi tre mesi lo scorso anno, quando aspettavamo alle 18.30 (o giù di lì) le conferenze stampa dell’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che doveva raccontarci lo stato delle cose.

Il bravissimo regista -geniale in questo, a mio avviso- usa proprio alcune parti delle succitate conferenze stampa (opportunamente tagliate “ad usum Delphini”) e poi ci mostra come si comportano le coppie che si ritrovano obbligate a trascorrere tra le quattro mura domestiche del tempo insieme, senza potersi in alcun modo evitare.

Ci mostra -in sostanza- le vite di noi tutti un anno fa…

CURIOSITÀ: È il primo esempio di smart filming, ovvero un film girato interamente a casa durante il lockdown con il lavoro coordinato dal regista dalla propria abitazione, con gli attori che si trovavano nelle loro case. Questo vuol dire che lo smartworking ha trovato applicazione anche nello sfavillante mondo del cinema? Da non credere…

Film prezioso, dunque. Per ricordare e per rivedersi. Ad un anno di distanza, in cui non è ancora finito tutto (e chissà quando finirà definitivamente…) ma sicuramente assaporiamo qualche istante di quasi-normalità, anche solo per riprendere fiato da quella mancanza di ossigeno, da quell’atmosfera da incubo, da quel momento in cui abbiamo capito il valore della libertà perché all’improvviso ci era stata tolta…