In fondo al cuore

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IN-FONDO-AL-CUORE

“In fondo al cuore (The Deep End of the Ocean)” è un film del 1999, diretto dal regista Ulu Grosbard.

TRAMA: Felicemente sposata e madre di tre figli, Beth Cappadora decide di recarsi con tutta la prole nella vicina Chicago per partecipare a una delle consuete feste di ritrovo degli ex compagni di liceo. Tanta eccitazione e tanta confusione regnano nell’atrio dell’albergo, cosicché, assentatasi per un momento per farsi registrare, quando torna indietro Beth ritrova solo il figlio di sei anni Vincent, mentre Ben, tre anni, non c’è più. A niente servono le ricerche subito predisposte dalla polizia: di Ben nessuna traccia. Beth torna a casa, ma la vita, ormai, non può più essere la stessa. Oppressa da un crescente senso di colpa, Beth vive come in catalessi, incapace di dare qualche segnale di reazione. Tra lei e il marito Pat la tensione cresce, e a niente serve che lui sia impegnato in un’iniziativa cui tiene molto: l’apertura di un ristorante/locale da ballo. Anche Vincent, il figlio maggiore, risente molto delle situazioni dolorose venutesi a creare dopo la scomparsa di Ben e, crescendo, diventa un ragazzo cupo e difficile.

Passano nove anni e, quando ormai è subentrata la rassegnazione, un giorno si presenta alla porta di casa Cappadora un bambino che dice di chiamarsi Sam, nel quale Beth crede di riconoscere il figlio scomparso. Il riscontro tra le fotografie di allora e i successivi identikit fatti col passare degli anni rafforza i sospetti; e il confronto delle impronte digitali conferma che si tratta in effetti di Ben. Con l’intervento dell’ispettrice Candy Bliss, Beth e Pat si recano a casa di George, padre di Sam. Questi, informato della situazione, protesta di non essere a conoscenza dei fatti ma rivela che, anni prima, lui aveva sposato una donna, Cecilia, con un bambino piccolo, un po’ squilibrata e che poi si era suicidata. Beth riconosce in una fotografia una sua compagna di liceo presente quel giorno nell’albergo: era stata lei a sottrarre Ben, nel quale aveva visto una sublimazione del figlioletto della stessa età morto poco prima.

E non finisce qui…

In sostanza, la storia drammatica di una perdita e successivo casuale ritrovamento di un figlio. Con la figura della madre (un’inarrivabile Michelle Pfeiffer)  quasi impazzita di fronte a tale e tanto dolore.

(dati essenziali della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)