Alaska

“Così mi farà perdere il lavoro!”

IMG_1974“Alaska” è un film del 2015 diretto da Claudio Cupellini che narra la storia d’amore tra due giovani soli al mondo interpretati da Elio Germano e Àstrid Bergès-Frisbey. Fausto e Nadine si incontrano casualmente sulla terrazza di un albergo di lusso di Parigi. Lui è italiano, fa il cameriere e sogna di diventare maître. Lei è francese, partecipa ad un “casting” per modelle. Lui se ne innamora a prima vista e per lei commette una leggerezza che non solo gli costa il posto di lavoro, ma lo fa finire in carcere per due anni. Durante la detenzione il suo pensiero va sempre a lei, cui scrive ogni settimana, senza avere risposta. Con sorpresa però, all’uscita dal carcere, Fausto la trova ad attenderlo. Lei, che aveva superato il casting tenuto all’hotel, è ora una modella di successo vive a Milano e ha imparato anche a parlare in italiano. Mantenendo la sua promessa, ha desiderato e aspettato Fausto, che però ora gli fa paura…

Non immaginate, dunque, la tradizionale storia d’amore con happy ending… Il film è incentrato su una malattia delle donne chiamata “sindrome della crocerossina” (“Mi piacciono i morti di fame”): quell’attrazione inspiegabile per i casi umani, per i relitti della società, per i disperati, per quegli uomini che non hanno nulla da offrire, ma solo tanto da prendere. In questo caso, il bravissimo Elio Germano è il parassita di turno, che non esita a prelevare dal nascondiglio di casa i 30.000 euro che la sua ragazza ha messo da parte con il suo duro lavoro senza neanche sentire il bisogno interiore di chiederle il permesso, convinto che si tratta di “soldi loro” per il solo fatto che stanno insieme, che vanno a letto insieme, che hanno una storia. Lei lavora, lei ha i soldi, lei paga ogni volta che escono insieme, lui vive dei sudati guadagni di lei, finché non decide di dare una svolta alla sua vita (entrando in società con un amico che vuole investire nell’apertura di una promettente discoteca) usando, appunto, i soldi di lei. A quel punto lei apre gli occhi. Ma non basta ancora…

Classificato dalla piattaforme televisive come film sentimentale, a me è sembrato, piuttosto, un film tragico sulle scelte sbagliate della vita…

(Dati essenziali della trama tratti da wikipedia.org)