Io non ho paura

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Io non ho paura è un romanzo dello scrittore italiano Niccolò Ammaniti, dal quale è stato ricavato il film omonimo diretto da Gabriele Salvatores.

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La storia è ambientata nel 1978 nella campagna pugliese  in un paese inventato, Acqua Traverse, a sua volta una piccola frazione di un paese ugualmente fittizio, Lucignano. Il protagonista della storia è Michele Amitrano, un ragazzino di 9 anni che, obbligato a fare una penitenza dal suo amico Teschio, entra in una casa abbandonata, e scopre un buco nascosto nel terreno, in cui gli sembra di vedere dall’alto un corpo sotto un lenzuolo. Michele rimane molto turbato, ma non dice niente quando torna a casa. Ogni giorno che passa ritorna alla casa abbandonata e scopre che nel buco è nascosto un bambino rapito, Filippo. I due diventano amici. Un giorno a casa di Michele arriva Sergio, un presunto amico del padre. Quella notte il protagonista scopre che il padre, insieme a Sergio e ad altri abitanti del paesino, hanno rapito Filippo e vogliono chiedere un riscatto. Michele lo capisce guardando un messaggio della madre di Filippo rivolto ai rapitori trasmesso alla televisione. Michele non riesce a tener nascosto il suo segreto e si confida con il suo migliore amico, Salvatore, che lo tradisce. Dopo essere stato scoperto mentre andava a trovare Filippo, a Michele viene ordinato dal padre di non andare mai più a trovare il bambino minacciando di uccidere Filippo, ma egli non riesce a far altro che pensare a lui. Un pomeriggio, insieme agli amici, torna alla casa abbandonata e di nascosto va al nascondiglio di Filippo lo trova vuoto. Salvatore gli rivela che Filippo è stato spostato in un altro luogo, vicino alla gravina. Quella notte, spinto dall’orribile notizia che i grandi hanno deciso di ucciderlo, va a liberarlo. Michele si mette alla ricerca di Filippo; proprio quando sta per rinunciare lo trova, ma il bambino è troppo debole per potersi muovere. Con l’aiuto di Michele, Filippo riesce a scappare ma Michele viene ferito dal padre che, non riconoscendolo al buio gli spara alla gamba ed entra in shock. Al risveglio, Michele vede suo padre, degli elicotteri e altre figure (presumibilmente forze di polizia e soccorsi). Il padre lo tiene in braccio e lo porta verso i soccorritori perché lo salvino.

Bellissimo e coinvolgente. Un romanzo sulla ricerca di sé, sulla crescita personale, sulla “valutazione” personale della realtà esterna a noi (a partire dall’ambiente familiare).

Il film trasforma in immagini (realistiche ed efficaci) gli input del romanzo.

(Liberamente tratto da Wikipedia l’enciclopedia libera)

latineloqui69