Il Grinch_ Film per grandi e piccini

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Confesso: anche se sono una aficionada di film animati etichettati come “per bambini”, questo – uscito nelle sale il 29 novembre 2018- mi era proprio sfuggito.
Per questo sono felice di aver “colmato la lacuna”, per quanto in un contesto apparentemente “estraneo”, se non inopportuno (non siamo a Natale ma durante le vacanze estive, il clima non è gelido, ma tropicale e afoso…).
Grazie alla Illumination Entertainment, che già aveva fatto grandi cose con Ortone e il mondo dei Chi e Lorax, Torna al cinema uno dei personaggi più famosi delle favole in rima del Dr. Seuss, il Grinch (che nella versione in italiano ha la bellissima voce di Alessandro Gassmann), che vive col suo cane e servitore Max al di sopra della città di Chissarà, dentro una grotta profonda e confortevole quant’altre mai.  Verde, peloso e solitario, il Grinch odia da sempre il Natale ( e con un efficace flashback ne scopriremo presto il motivo straziante…), non sopporta i ritrovi di amici e parenti, aborre lo spirito allegro e cordiale e soprattutto i canti natalizi, che lo fanno andare fuori di testa! Ora che ha saputo che i ChiNonSo – su indicazione della sindaca della loro città- festeggeranno il Natale tre volte più in grande dell’anno precedente prende una decisione radicale: dovrà rubare il Natale ai ChiNonSo. Nottetempo, vestito da Babbo Natale, porterà loro via tutti i regali, gli addobbi, la felicità. Allora sì che la smetteranno di cantare- pensa lui. E invece non è così, perché il Natale non è un insieme di addobbi, lucette, doni incartati, leccornie di ogni genere, ma un spirito interiore. Per questo il misantropo Grich cambierà, all’improvviso. Semplicemente grazie ad un gesto puerile e “scontato” come un abbraccio caloroso e ad un inatteso invito da parte di una bambina esuberante, Cindy-Lou, che voleva solo parlare de visu a Babbo Natale per chiedergli NON il solito giocattolo per sé, ma un po’ di felicità per la mamma-tuttofare, oberata di lavoro.
Insomma, se fino ad oggi il Grinch al cinema voleva dire Jim Carrey nel film escheriano  firmato Ron Howard, uscito nel 2000, da questo momento in poi si potrà optare anche per il disegno animato, dai tratti simili alle illustrazioni dello stesso Theodor Geisel (in arte Seuss), ma in fondo più morbido e vicino ad un racconto di Natale tradizionalmente inteso.
La tradizionale (ma non scontata) favola anticonsumistica, che ci sta sempre bene per purificare il cuore con pensieri “belli”!
Grazie a chi me ne ha proposto la visione! TVB :-*