Una lettera per Momo

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“Sono fiero di te. Prenditi cura della mamma. Io veglierò per sempre su di voi”. ♥

Chi non vorrebbe ricevere una simile lettera? Anzi, chi non vorrebbe ricevere una lettera dalla persona che ama? Nel 2020 si è quasi estinta persino l’idea di lettera e quando a scuola mi capita di parlare di un “epistolario” i miei studenti mi guardano strabuzzando gli occhi, anche dopo che ho spiegato loro che l’epistola è una lettera scritta a mano e inviata via posta, quindi NON una e-mail… Perché NON siamo più abituati e non ricordiamo neanche la bellezza di un testo scritto a mano…

Eppure io ne ho scritto tante (i miei cari lo ricordano benissimo…)! Ma per forza: ho un’età…

E forse per questo motivo il titolo mi attirava così tanto… E non ho sbagliato! Si tratta davvero di una bellissima storia, per giunta ben narrata, di un intenso rapporto d’amore: quello genitoriale e filiale. Ma andiamo con ordine…

Una lettera per Momo (ももへの手紙 Momo e no tegami) è un film d’animazione del 2011 diretto da Hiroyuki Okiura e prodotto dallo studio di animazione Production I.G con la collaborazione della Pierrot. Ha vinto il “Future Film Platinum Grand Prize” al Future Film Festival 2012 di Bologna

La protagonista è un’adolescente, Momo, ragazzina di undici anni timida e triste che sta soffrendo a causa della recente morte del padre e dei profondi cambiamenti nella sua vita, visto che sua madre vende la casa di Tokyo e si trasferisce con lei a Shio, una remota isola dove viveva quando era bambina; Momo non si adatta bene al nuovo ambiente, abituata com’è alla città. Non le piace neppure la casa, che definisce subito “vecchia” (ricevendo dalla madre una risposta significativa: “Per questo è più preziosa!”); all’improvviso inizia anche a sentire dei rumori provenienti dalla soffitta. Con orrore scoprirà che la casa è infestata da presenze inquietanti: dei “demoni guardiani” della casa, che compaiono solo quando la madre non c’è. Si tratta, in realtà, di esseri sovrannaturali che la affiancheranno nella crescita,la proteggeranno nelle difficoltà e la aiuteranno nel suo travaglio interiore, legato al fatto che il padre, prima di morire, aveva iniziato a scrivere una lettera incompiuta che conteneva soltanto due parole: “Cara Momo”.

Un happy ending catartico, di quelli che piacciono a me, ci restituiscono il sorriso e ci lasciano il ricordo di una ragazzina cresciuta, che ritrova la voglia di vivere, che affronta con sprezzo alcune piccole “prove di crescita” e si riconcilia con la mamma, con cui ha una serie di screzi tipici dell’età. Le due si ritroveranno più unite che mai nel ricordo dello splendidò papà/marito.

Insomma, un anime che trasuda di amore. E di vita, tanta vita!

Guardatelo!!!

Grazie a chi me ne ha proposto la visione. ♥

(dati essenziali del film e immagine tratti da wikipedia.org)